Bergamo, è arrivata la super-zanzara coreana: resiste anche al freddo

La nuova specie che si sta diffondendo potrebbe essere “sbarcata” a Orio al Serio. L’esperta: "Vola fino a 900 metri di altitudine e sopravvive a 7-8 gradi"

zanzara coreana

zanzara coreana

Bergamo, 20 ottobre 2021 - Fanno capolino nel mese di aprile e a ottobre inoltrato eccole ancora qui le zanzare, proiettate verso novembre. Non zanzare di casa nostra e neppure le ormai famose “tigri“: a infastidire l’autunno lombardo sono le “coreane”, all’anagrafe Aedes koreicus . A rivelare la presenza in regione dell’ennesima specie “aliena” è una ricerca condotta dall’Università degli Studi di Milano (col contributo di ricercatori della Scuola Universitaria Superiore di Pavia), recentemente pubblicata su Parasites & Vectors . La prima scoperta in quel di Bergamo, dove sorvegliato numero uno è sempre lo scalo di Orio al Serio: la super-zanzara, in arrivo dalla Corea e da altre aree dell’estremo oriente, potrebbe essere passata dal gate, attraverso merci e viaggiatori. Oppure potrebbe essere transitata da altre zone infestate dell’Italia (il Veneto ormai ci convive) o della Svizzera.

"Stavamo facendo un piano di monitoraggio per la zanzara notturna, che tanto ci infastidisce, quando abbiamo trovato la zanzara coreana – racconta Sara Epis, docente del Dipartimento di Bioscienze e coordinatrice della ricerca –. Non è nuova in Italia, ma abbiamo individuato in Lombardia la prima popolazione stabile e stiamo continuando a lavoraci su". A cavallo tra le province di Bergamo e Brescia, i ricercatori della Statale hanno raccolto circa seimila larve e centinaia di uova di zanzara da piccoli stagni, vasche artificiali, pozze d’acqua.

"Resistono ad altitudini maggiori, le trovi anche a 800-900 metri, stanno sopravvivendo nonostante le temperature scendano a 7-8 gradi in queste nottate. Hanno una capacità di vivere diversa dalle specie più comuni. In alcune zone, soprattutto collinari, stanno rimpiazzando le zanzare tigri, sempre originarie del Sud-Est Asiatico, proprio per la loro presenza importante nella zona pedemontana", continua Epis. Non sopravviveranno all’inverno: tranquillizzano dalla Statale, ma verosimilmente ci accompagneranno fino a novembre e ormai sarà la zanzara a “fare primavera”. Le rivedremo ad aprile: avremo soltanto quattro mesi di tregua. E non sono solo "insetti molesti". "Le zanzare sono comunque invasive – ricorda la scienziata –, possono essere vettori di patogeni e trasmettere virus. Su questa zanzara non c’è ancora molta letteratura, non sappiamo la sua reale capacità vettoriale". Per questo le indagini sono in corso "e dovrebbero essere intensificate ancora di più".