Yara, torna l'ipotesi di una vendetta. Legale vicentino: "Un teste conferma la versione di Bossetti"

Agron Xhanaj, legale dell'associaizone "Vite Sospese", ha reso noto di aver inviato al pubblico ministero delle indagini difensive che conforterebbero la versione rilanciata da Bossetti

Massimo Bossetti (Olycom)

Massimo Bossetti (Olycom)

Bergamo, 16 luglio 2014 - Torna d'attualità l'ipotesi che la morte di Yara sia legata a una vendetta nei confronti del padre della giovane ginnasta, Fulvio Gambirasio. Una persona vicentina confermerebbe la versione riferita ai pm anche dallo stesso presunto killer Massimo Giuseppe Bossetti. Questo è quanto stato riferito da Agron Xhanaj, legale dell'associazione "Vite Sospese" e della famiglia di Francesca Benetti, la cinquantacinquenne scomparsa da mesi nel grossetano.

Xhanay ha reso noto di 'aver inviato ieri alla segreteria della dottoressa Letizia Ruggeri - Procura della Repubblica di Bergamo - indagini difensive che conforterebbero la versione riferita dall'indagato'. "Si tratta di sommarie informazioni rilasciate da una persona del vicentino che riferisce di circostanze apprese a una settimana di distanza dalla scomparsa di Yara - continua il legale - informazioni che coincidono con la motivazione della vendetta che l'indagato Bossetti ha fornito al pubblico ministero".

"La riservatezza non mi consente di rivelare altro, neppure se si tratta di un uomo o di una donna - ha aggiunto il legale -. Posso solo dire che nei giorni successivi alla scomparsa di Yara questa persona era nella zona, non per motivi di lavoro, e che è venuta a conoscenza di circostanze avvalorate anche da altre persone".