Sequestrò e violento per ore l'ex compagna, condannato a nove anni

Mohamed El Moutassim, 31enne marocchino, aveva abusato della coetanea e connazionale nei palazzoni di Ciserano di Zingonia

Tribunale di Bergamo

Tribunale di Bergamo

Bergamo, 5 settembre 2017 - E' stato condannato a 9 anni di reclusione per violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, Mohamed El Moutassim, il 31enne marocchino che nel febbraio scorso, nel suo appartamento di Ciserano di Zingonia, situato in uno dei palazzoni degradati della zona, dopo averla sequestrata in casa e privata del cellulare, picchiò e violentò l'ex compagna, una sua connazionale e coetanea, "colpevole" di averlo lasciato a causa della sua condotta violenta e brutale.

Il gup Bianca Maria Bianchi, che ha accolto in pieno la richiesta dell'accusa, rappresentata dal procuratore capo Walter Mapelli, lo ha anche condannato a versare una provvisionale immediatamente esecutiva di 35mila euro alla vittima, parte civile al processo con l'avvocato Michele Coccia. Dopo lo stupro in casa, l'uomo aveva violentato la donna una seconda volta all'interno della propria auto. Quindi l'aveva abbandonata in strada. Sotto choc e tutta dolorante, la marocchina aveva avvertito i carabinieri di Treviglio, ai quali aveva fornito le generalità dell'immigrato, che era stato rintracciato e arrestato un'ora dopo i fatti, all'esterno di una discoteca di Osio Sotto. Prima di essere bloccato, l'uomo aveva ingaggiato una violenta zuffa con i militari (da qui l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale). Da allora si trova rinchiuso nel carcere di via Gleno, a Bergamo, dove sconterà i 9 anni di reclusione rimediati ieri mattina in abbreviato, il rito che, in caso di condanna, consente di beneficiare dello sconto di un terzo sulla pena finale.