Violenza sulla figlia della compagna Condannato a 8 anni e mezzo

All’epoca aveva tredici anni e solo dai colloqui con lo psicologo era emerso l’orrore

La pena è stata ancora più severa della richiesta avanzata dal pm al termine della sua requisitoria chiedendo la condanna a 6 anni e mezzo. Il tribunale collegiale presieduto dal giudice Patrizia Ingrascì ha deciso per 8 anni e mezzo. Alla ragazza, oggi 21enne, va anche una provvisionale di 50mila euro (parte civile con l’avvocato Barbara Bruni). La vicenda è emersa dopo che la ragazzina di 13 anni, all’epoca, tra il 2014 e il 2015, era andata da una psicologa per curare i suoi attacchi di panico. Anni dopo quello che aveva subito e che nemmeno la mamma sapeva. Ma con la psicologa la ragazzina si era sfogata anni dopo e parlando era emerso che l’ex compagno della madre da cui, per un certo periodo, erano andate a vivere, l’aveva molestata. Molestie diventate quotidiane ma anche, in un paio di episodi, fatti più gravi. All’udienza del 9 febbraio, la ragazza ha raccontato che cosa succedeva a casa dell’uomo, in un comune della provincia di Bergamo, dove spesso rimaneva sola con lui perché la mamma era al lavoro. E proprio per via dei turni la mamma della ragazzina tornava a casa dopo le 21. In aula, prima di scoppiare a piangere, ha detto che ad un certo punto calcolava i tempi e aspettava che tornasse la mamma per fare la doccia. Questo perché una volta l’uomo è entrato in bagno costringendola ad atti sessuali. Per lei non è stato facile parlare, ha pianto. Ma ha voluto raccontare, con l’imputato a pochi metri da lei nella gabbia a vetro dei detenuti. L’uomo è già in carcere perché sta scontando la condanna definitiva a 2 anni e 2 mesi, ridotta in appello dai 4 in primo grado, per un episodio di abusi sulla figlia minore. Eppure, a processo, le sue due figlie avevano testimoniato in sua difesa: "Un papà affettuoso". F.D.