Violenza di genere, patto Provincia-sindacati

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Un tasto dolente. Il fenomeno della violenza di genere sul lavoro è ancora un fenomeno in gran parte sommerso. Nel 2021 all’ufficio della consigliera di parità della Provincia di Bergamo sono giunte solo 10 segnalazioni (altrettante nei primi nove mesi e mezzo di quest’anno), a riprova delle difficoltà delle donne a trovare il coraggio di chiedere aiuto.

Per fronteggiare al meglio questa emergenza, l’amministrazione provinciale e i sindacati hanno firmato un’intesa per mettere in rete una serie di servizi di tutela a favore delle vittime di violenza. Gli obiettivi sono ambiziosi: far emergere i casi di violenza di genere sul luogo di lavoro per offrire una maggiore tutela alle vittime, accompagnarle in un percorso di riscatto personale e, laddove si renda necessario, di reintegro nel mondo del lavoro. E nel contempo vigilare sulle situazioni più delicate e denunciare i responsabili delle violenze. L’accordo si propone inoltre di mettere al centro delle azioni la figura, ancora poco conosciuta, della consigliera di parità della Provincia di Bergamo, che avrà il compito di ricevere e di smistare le segnalazioni ai servizi, ma anche di prendersi carico in prima persona delle donne che trovano il coraggio di richiedere aiuto. Con l’accordo, Provincia e sindacati si impegnano a lavorare insieme. "Servirà creare un osservatorio permanente e un sistema di rendicontazione", sottolinea il presidente della Provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi. Nella partita anche i centri per l’impiego. M.A.