Valle Seriana (Bergamo), 4 giugno 2020 - Ancora Nembro. Ancora Alzano Lombardo. Di nuovo la Valle Seriana. L’area, già flagellata dal virus, ora deve fare i conti con la violenta grandinata di martedì pomeriggio. A memoria, una situazione simile si era verificata a Ferragosto del 2014, quando i sottopassi e i seminterrati furono allagati dalla forte precipitazione e numerosissimi gli interventi da parte dei vigili del fuoco.
Ma la grandinata di martedì è stata distruttrice nella sua violenza, con decine di interventi dei vigili del fuoco e volontari e non solo della Protezione civili impegnati fino a tarda serata per spazzare gli accumuli di grandine che lungo le vie in discesa si sono accumulati in mucchi alti più di un metro. Il giorno dopo è anche quello della conta dei danni del maltempo che sono ingenti. Si parla di prati e pascoli triturati, frutta di strutta, vetri delle serre in frantumi.
È il primo bilancio, che emerge dal monitoraggio dei tecnici Coldiretti regionale sul territorio, dell’ondata di maltempo che si è abbattuta nelle scorse ore sulla Lombardia. Coinvolti soprattutto la provincia di Bergamo, quella di Como e il Lecchese. Nella Bergamasca – ha precisato la Coldiretti – il bombardamento di ghiaccio ha sferzato la Valle Seriana, in particolare nella parte iniziale. Tra i paesi più colpiti ci sono Nembro, Gazzaniga, Albino, Alzano Lombardo, già messi a dura prova dalla tragedia del coronavirus.
Chicchi di grandine grossi come noci sono caduti senza sosta per oltre mezz’ora, a partire dalle ore 17,30 circa, triturando prati e pascoli. La grandine era talmente fitta e abbondante che sembrava fosse nevicato. La fienagione risulta compromessa. Sempre in provincia di Bergamo il maltempo ha sferzato anche la Valle Imagna: a Sant’Omobono Terme la sassaiola di grandine ha distrutto il 90% della produzione del frutteto dell’Azienda Agricola Sant’Anna.
«Un vero e proprio disastro – spiega il titolare Matteo Locatelli – sono bastati 15 minuti di vento forte e grandine per perdere il raccolto di pesche, albicocche, pere e soprattutto di ciliegie, le più colpite. Ora devo cercare di salvare quello che si può facendo succhi, confetture, frutta candita e mostarda. Voglio provare anche a fare la frutta denocciolata da essiccare e da usare in pasticceria". E le previsioni future annunciano ancora pioggia e forti temporali.