Bergamo, 16 luglio 2019 - Prosegue senza sosta la crescita dell’Università degli Studi di Bergamo, che per far fronte al continuo aumento degli studenti - sono ormai oltre 20mila - sta cercando sempre di più nuovi spazi per aule, laboratori didattici, sedi amministrative, residenze studentesche e aree parcheggio.
Per questo l’Ateneo cittadino, che è diventato una delle più apprezzate università della Lombardia e che si sta facendo valere anche a livello nazionale per l’eccellenza formativa e per la varietà delle offerte, ha avviato le procedure per la definizione del Piano strategico 2020-2022 nell’ambito del quale saranno esplicitati gli indirizzi strategici e le direttrici di sviluppo per il prossimo triennio, in continuità con il Piano strategico 2017-2019.
Attraverso un avviso pubblico, l’Università degli Studi di Bergamo ha deciso di rivolgersi ai privati, proprietari di immobili o spazi, che si trovano nei territori dei Comuni di Bergamo e Dalmine o immediatamente confinanti, interessati alla cessione, a vario titolo, per uso universitario. Gli interessati, in possesso dei requisiti e secondo le modalità indicate nell’avviso pubblico, presente sul sito internet dell’ateneo www.unibg.it nella sezione Amministrazione-Bandi di gara, sono invitati a far pervenire la propria manifestazione di interesse entro le ore 12 del 10 settembre, a pena di esclusione.
«Vista la consolidata posizione dell’Ateneo nel panorama nazionale e regionale, grazie all’offerta formativa e il conseguente trend di crescita da parte degli studenti, e vista la necessità di riallinearsi, come accade ciclicamente nella storia dell’Ateneo, ai nuovi fabbisogni didattici, di ricerca e di uffici che vedono crescere la domanda di aule, laboratori, sedi amministrative, residenze per gli studenti e parcheggi, l’attivazione di possibili nuove azioni strategiche in campo infrastrutturale e logistico, diventa prioritaria nel Piano Strategico 2020-2022», spiega l’università cittadina.
Il consiglio di amministrazione dell’Ateneo, pertanto, al termine della seduta del 9 luglio, ha ritenuto necessario «intraprendere iniziative che consentano, in termini moderni ed efficaci, di attingere alle risorse presenti sul territorio bergamasco per dare soddisfazione alle richieste di una nuova e dinamica università».