Atalanta, messa in prova per "Il Bocia" e altri ultras

Per i fatti al termine della partita Atalanta-Inter

L'assalto degli ultras atalantini

L'assalto degli ultras atalantini

Bergamo, 17 febbraio 2021 - I fatti risalgono al gennaio 2016. Al termine della partita Atalanta-Inter, un gruppo di tifosi nerazzurri bergamaschi aveva tentato di bloccare, anche con l’utilizzo di fuochi di artificio, i pullman con a bordo i supporter interisti che stavano transitando da via Angelo Mai, diretti verso l’imbocco dell’autostrada. Undici gli imputati, tra cui Claudio Galimberti, il “Bocia“, ieri a processo in tribunale. Di fronte al gup Maria Luisa Mazzola, si sono definite le diverse posizioni. Uno è stato assolto, altri hanno patteggiato, ma soprattutto ci sono state richieste di "messe alla prova", cioè un periodo di lavoro, o comunque di servizio, d’accordo con l’Ufficio di esecuzione penale esterna, per evitare una condanna.

Tra gli undici imputati ci sono anche quattro ragazzi tedeschi, ultrà dell’Eintracht Francoforte gemellati con gli atalantini. Due, M. W. e C.K. H. hanno patteggiato a un anno, con pena sospesa e 500 euro di risarcimento a testa ai due poliziotti parte offesa nel procedimento. Per gli altri due, M.W e D.H. i difensori hanno chiesto al gup un interrogatorio, fissato per il 13 aprile. In base all’esito le difese sceglieranno come procedere. Assolto con rito abbreviato S.A. Gli altri, tra cui Claudio Galimberti, capo della tifoseria nerazzurra che vive da tempo nelle Marche, la messa alla prova. Per il Bocia al momento c’è un accordo sostanziale tra accusa e difesa: il pm, Carmen Santoro, ha chiesto che Galimberti paghi più degli altri imputati, in percentuale, il risarcimento ai due poliziotti che sono parte civile e a cui spettano, complessivamente, 4.500 euro, da dividere a metà.

Nel capo d’accusa viene contestato al capo ultrà un ruolo di "direzione" dell’attacco ai pullman e della successiva fuga. Quella domenica di gennaio, alle 17.50 circa, durante le fasi di deflusso dei tifosi interisti in via Mai, angolo via Taramelli, un gruppo di ultrà atalantini, capitanati dal Bocia, si era appostato in attesa del passaggio dei pullman con gli ospiti. L’intenzione, come è stato ricostruito dagli inquirenti, era quello di dare l’assalto ai pullman dell’Atb: c’era stato, infatti, un vero e proprio agguato con tanto di lancio di bombe carta, oggetti contundenti, petardi e fumogeni all’indirizzo delle forze dell’ordine impegnate nella scorta dei tifosi interisti. Dopo l’aggressione gli ultrà atalantinierano scappati in via Taramelli in direzione di via Camozzi, per poi raggiungere la galleria in via Sora dove si erano “spogliati“ degli abiti indossati durante il raid.