Ultimato il maxi-parcheggio, la Sanpellegrino pensa alla Factory

L’azienda leader nella produzione di acque minerali e bibite è ora proiettata alla realizzazione della fabbrica del futuro

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La riqualificazione è terminata. Con la realizzazione del nuovo maxi parcheggio da 150 posti per i camion, che fa seguito all’apertura della nuova strada e del nuovo ponte, al termine di 2 anni, l’azienda bergamasca di acque minerali e bibite Sanpellegrino, colosso internazionale, ha concluso gli interventi sul territorio di Zogno che fanno parte della grande opera di riqualificazione che porterà alla nascita della Flagship Factory, la fabbrica del futuro disegnata dall’archistar danese Bjarke Ingels: un’operazione da 90 milioni.

"Il maxi parcheggio - fanno sapere dalla multinazionele - è ormai pronto e in questi giorni si sta testando. Entro la fine del mese sarà completamente operativo. Si tratta di una struttura importante, che consentirà all’azienda di acque minerali una migliore logistica". Le infrastrutture ricadono tutte sul territorio di Zogno. "C’è grande soddisfazione - spiega il vicesindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti - per aver contribuito allo sviluppo di una importante realtà produttiva della Valle Brembana. Dopo il parcheggio, sarà la volta degli investimenti sul sito produttivo, per realizzare la Flafship Factory". La multinazionale ha realizzato rotatoria di ingresso, strada e ponte sul Brembo, quindi il parcheggio multipiano. Per il Comune di Zogno la Sanpellegrino ha poi provveduto a realizzare opere compensative: l’illuminazione di un tratto della ciclabile, da Ambria fino allo stabilimento, oltre alla rotatoria nei pressi delle 5 vie sempre di Ambria. A nord dello stabilimento, invece, in questi giorni si sta ancora portando via il materiale della demolizione degli uffici. "Per quest’area - spiegano dall’azienda - sono in corso le gare per poi avviare i lavori di costruzione dei nuovi edifici". La Flagship Factory ospiterà anche gli spazi espositivi dedicati all’acqua che dovranno rappresentare uno degli elementi di attrazione turistica dello stabilimento. Michele Andreucci