Bergamasco massacrato in Namibia a colpi di machete

Imprenditore di 52 anni vittima dei rapinatori, feriti due suoi amici. Sconvolta la famiglia

Daniele Ferrari, ucciso in Namibia nel corso di una rapina

Daniele Ferrari, ucciso in Namibia nel corso di una rapina

Castione della Presolana (Bergamo), 16 luglio 2020 - La notizia corre veloce sui social. In breve la comunità di Castione della Presolana viene a sapere quello che è successo a un loro concittadino che vive lontano, in Namibia, in Africa, ma che ha sempre mantenuto i contatti con la Valle Seriana: quando poteva Daniele Ferrari, imprenditore di 52 anni, tornava volentieri per incontrare parenti e amici e trascorrere l’estate.

La cronaca parla di una rapina sfociata in un omicidio: Ferrari sarebbe stato ammazzato vicino alla diga Avis a Windhoek, la capitale del Paese africano, martedì sera, ma le informazioni che trapelano dagli investigatori locali sono ancora scarne. Da una prima sommaria descrizione dei fatti, pare che l’imprenditore sia stato attaccato da due persone armate di coltelli e machete mentre stava passeggiando con i propri cani. Sembra sia stato attaccato nel tentativo di una rapina. Gli assassini, pare vestiti con una giacca nera, hanno seguito Ferrari e poi, al momento opportuno, lontano da occhi indiscreti, lo hanno colpito sia con il coltello sia con il machete. Malgrado tanta violenza, gli aggressori sono riusciti tuttavia ad arraffate solo il telefono dell’uomo: è probabile che si aspettassero un bottino più consistente.

Il corpo dell’imprenditore di Castione della Presolana sarebbe stato trovato all’interno della sua auto, nel luogo dove era solito parcheggiare quando portava a spasso i suoi cani. La sorella Gloria, che vive in Namibia e lavora al consolato italiano, ha saputo dell’omicidio del fratello dopo che, preoccupata perché Daniele non le rispondeva al telefono, si era allarmata: i suoi timori con il trascorrere delle ore si sono trasformate in una drammatica realtà: Daniele era stato ammazzato. Altre due persone che erano in compagnia di Ferrari hanno cercato di affrontare gli aggressori, e sono sopravvissute, seppur ferite. E sarebbero state loro a fornire agli investigatori una ricostruzione dell’omicidio. Ora dai loro racconti la polizia namibiana potrebbero risalire agli autori della rapina: le indagini portano ora a balordi del posto. «L’episodio è avvenuto non lontano da casa dove spesso andava a camminare – racconta un parente della vittima –. Per ora ci sono indagini in corso per stabilire l’accaduto. Daniele ha un’impresa di costruzioni e ristrutturazione di case. Tornava spesso a Castione della Presolana, circa ogni due anni. Era sposato: lascia la moglie Odete Roqe. Si era trasferito in quel paese circa 40 anni fa».

Anche il sindaco di Castione, Angelo Migliorati, lo ha ricordato con un messaggio affidato ai social: «È stato ucciso in Namibia un nostro concittadino, un importante imprenditore. La polizia del luogo e il Consolato italiano stanno effettuando le indagini per individuare i colpevoli e assicurarli alla giustizia. Ci stringiamo nel dolore alla moglie e a tutta la famiglia, in particolare alla sorella Gloria, agli zii Mariangela e Tarcisio e al cugino Matteo». A Castione della Presolana c’è sgomento e incredulità. E nel paese seriano, in memoria del concittadino, verrà celebrata una messa di suffragio, ma al momento la data non è stata ancora decisa. La Farnesina, intanto, fa sapere che l’Ambasciata d’Italia a Pretoria, competente per la Namibia, in stretto raccordo con il ministero e con le autorità locali, segue il caso con la massima attenzione ed è in costante contatto con i familiari della vittima per offrire ogni possibile assistenza.