Uccise una giovane prostituta Va a processo 23 anni dopo

La giovane Beauty Erahdor fu uccisa a Melzo nell’autunno del 1999, 23 anni dopo l’assassino va alla sbarra. Torna a processo il 7 giugno in Corte d’assise Vincenzo Morrone, il 43enne reo confesso dell’uccisione della prostituta di origine nigeriana, vittima incolpevole, in quegli anni di una sanguinosa faida fra gruppi rivali, albanese e nigeriano, nel racket della prostituzione sulle strade dell’Est Milanese. L’uomo, in carcere dal 2018, è in grado di intendere e di volere: così ha stabilito una perizia disposta dalla Corte d’Assise di Milano, davanti alla quale si è aperto il dibattimento. Si va dunque a fare giustizia a oltre vent’anni dai fatti. Per l’omicidio della 26enne, negli anni immediatamente successivi, era stato arrestato, e poi scagionato in secondo grado, un albanese trentenne.

Beauty Erahdor venne uccisa nella notte tra l’1 e il 2 ottobre 1999. Il suo corpo venne ritrovato all’alba riverso in un viottolo di campagna a ridosso della provinciale Cerca, poco lontano dalla Rivoltana. Era stata freddata con un colpo alla nuca, sparato a distanza ravvicinata da una pistola calibro 7,65. Un’arma vecchio modello, di marca jugoslava: nei mesi successivi al delitto fu ritrovata nel Naviglio Martesana. Sul luogo del delitto, a coadiuvare carabinieri e forze dell’ordine locali, arrivarono quel giorno dopo anche i reparti dei Ris. Alla scarcerazione del primo presunto colpevole avevano fatto seguito anni di silenzio. Un delitto finito nel dimenticatoio. Poi l’arresto di Morrone e la svolta.

Monica Autunno