Tubercolosi per uno studente del Caniana. Test su compagni e insegnanti

Bergamo, intanto il provveditore si reca al Belotti per il caso meningite

Il dirigente Carlo Berta

Il dirigente Carlo Berta

Bergamo, 11 ottobre 2017  - Dopo il caso dello studente di 14 anni colpito da meningite all’istituto tecnico commerciale Belotti di Colognola, spunta anche un caso di tubercolosi. A confermarlo è il preside dell’istituto Caniana di Longuelo, dove è stato riscontrato. "In estate a un nostro studente è stato rilevato lo stato di malattia tubercolare", ha detto il dirigente scolastico Claudio Berta. Non si conosce l’identità del ragazzo colpito, che nel frattempo avrebbe già fatto rientro a scuola. Come avviene in caso di malattie contagiose, il Dipartimento di igiene e prevenzione dell’Ats e la dirigenza scolastica hanno avviato le procedure di “sorveglianza sanitaria”: sottoposti ai controlli i compagni di scuola, docenti, amici e le persone che sono state in contatto con il ragazzo, per un totale di circa 300 persone.

La scorsa settimana il dirigente scolastico ha pubblicato sull’home page del sito d’istituto una nota informativa. "All’inizio dell’estate - ha scritto - quando le attività didattiche erano già terminate, a uno studente del Caniana è stato rilevato lo stato di malattia tubercolare. A fine agosto, prima dell’inizio delle lezioni, il dipartimento di Igiene e Prevenzione dell’Ats mi ha contattato per organizzare un intervento di sorveglianza sanitaria con la somministrazione del test Mantoux, utilizzato per verificare se una persona è “entrata in contatto” con il batterio della Tbc (il test interesserà i compagni di classe, gli studenti delle aule sullo stesso piano e il personale scolastico)".

Il dirigente ha tenuto a precisare: "La situazione è priva di rischi: in questo momento nessuno studente, docente o collaboratore è ammalato, nessuno è agente di contagio. Gli studenti delle classi limitrofe sono stati tutti sottoposti al test Mantoux. La somministrazione è iniziata venerdì scorso ed è proseguita fino a ieri nell’ambulatorio dell’Ats in via Borgo Palazzo 130. Alcuni studenti sono risultati positivi al test, ma questo non comporta che siano ammalati o contagiosi. Sono state predisposte ulteriori indagini diagnostiche e eventuali approfondimenti clinici. Essere entrati in contatto con il batterio della Tbc non significa essere ammalati, né essere agenti di contagio, né che ci si ammalerà".

Intanto ieri mattina il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Patrizia Graziani, ha fatto visita al preside e agli studenti del Belotti, dove nei giorni scorsi c’è stato il caso di meningite. "Vogliamo rassicurare tutti, perché la scuola - ha detto - è intervenuta tempestivamente attivando tutti i canali corretti di informazione per le famiglie". Lo studente malato è fuori pericolo, rimane ricoverato nel reparto Malattie infettive del Papa Giovanni XXIII. "L’intervento della profilassi corretta - ha aggiunto Graziani - è stato il percorso migliore che si potesse seguire". Soddisfatto anche il preside del Belotti, Giovanni Carlo Vezzoli: "Senza creare allarmismo abbiamo dato, assieme a Ats, la giusta informazione: prevenire è fondamentale".