Treviglio, l'estate calda dei sommozzatori: al lavoro per scongiurare tragedie

Dal fiume Adda al lago d’Iseo

In azione nei casi difficili

In azione nei casi difficili

Treviglio (Bergamo), 14 settembre 2019 - Una realtà di volontariato assolutamente importante ha sede a Treviglio ma si sviluppa su aree vaste, dall’Adda al lago d’Iseo. È l’associazione Sommozzatori volontari di Treviglio che è attiva da oltre una trentina d’anni ed è costituita da appassionati, riconosciuti per il loro impegno e chiamati ad operare nelle condizioni più complesse, dai soccorsi su fiumi e laghi al recupero di persone annegate.

L’associazione, che si trova nella stessa palazzina al cui interno operano anche i vigili del fuoco, la protezione civile e la Croce rossa, in via Abate Crippa, è costituita da circa 35 volontari che svolgono costanti allenamenti “spinti”, proprio per poter rispondere in modo adeguato alle necessità sopravvenienti. Dispone anche di una postazione fissa a Cassano lungo l’Adda e, per il resto, si rende disponibile a chiamata. La squadra, dotata di apposite attrezzature, gommoni e natanti, è attiva soprattutto nel periodo estivo, quando i bagnanti affollano le sponde dell’Adda. Presieduta da Giacomo Passera, che ne è anche il fondatore, l’associazione manifesta due aspetti fondamentali: la professionalità, acquisita attraverso continui aggiornamenti in acqua, e lo spirito di dedizione in un’attività che tanto ne richiede. I suoi componenti sono spesso chiamati ad affrontare situazioni urgenti.

Dal report reso noto e relativo al periodo dall’1 maggio a fine agosto, si evidenzia che sono ben tredici le giornate che hanno visto impegnati i volontari, per un totale di 47 ore di attività. La loro azione si è svolta su territori di competenza della Soreu (Sale operative regionali emergenza e urgenza), attivandosi nelle tre zone di impegno, quella metropolitana, la alpina e quella di pianura. L’elenco degli interventi si apre proprio l’1 maggio con la ricerca di persone dopo il ritrovamento di un kajak abbandonato lungo l’Adda nella zona di Cassano. A fronte di interventi di salvataggio di bagnanti in difficoltà nell’Adda, a Cassano, a Trezzo, a Groppello, a Pradalunga, a Rivolta e sulla sponda milanese dell’Adda, si pongono quelli di recupero delle salme di vittime dei bagni, a Palosco e a Medolago.Il tutto si è svolto anche con la collaborazione dell’elisoccorso e dei vigili del fuoco. Insomma un’attività preziosa e immediata che ha consentito di salvare vite umane in pericolo: si è trattato - segnala il report dell’associazione - di persone italiane e straniere.