Treviglio, reddito di cittadinanza agli stranieri: scoppia la bufera

Cancellato l’obbligo di dichiarare la proprietà di immobili nei Paesi d’origine, sbloccate 41 pratiche. La Lega: "Un’indecenza"

Richiesta del reddito di cittadinanza (Ansa)

Richiesta del reddito di cittadinanza (Ansa)

Treviglio (Bergamo), 12 dicembre 2019 - Scoppia a Treviglio il caso del reddito di cittadinanza agli stranieri senza più l’obbligo della certificazione degli immobili di proprietà all’estero: è la Lega a farne oggetto di denuncia politica e di dibattito segnalando come "indecente" il decreto dello scorso 21 ottobre e preannunciando una interrogazione urgente in Parlamento. Il caso è legato alla denuncia – in arrivo dalla Lega - che "a Treviglio in poche ore sono state sbloccate dall’Inps 41 richieste di reddito di cittadinanza senza obbligo di presentazione della documentazione che attesta le proprietà all’estero". Si tratta di un decreto – osserva la Lega - "passato sotto silenzio" e che – a detta del deputato Daniele Belotti - "è un’altra conferma delle priorità di questo Governo: tasse agli italiani e corsie preferenziali agli stranieri. Mentre agli italiani meno abbienti per avere il RdC viene chiesta una serie di documenti, gli extracomunitari vengono esentati da questa procedura. Presenteremo un’interrogazione urgente in Parlamento per far abrogare questo decreto".

Sulla polemica interviene anche il consigliere regionale della Lega, Giovanni Malanchini, il quale nel ricordare che "gli italiani certificano tutto, gli stranieri possono invece avere beni nei Paesi d’origine e non dichiararli" giudica questo "una assurdità" e segnala il rischio "che i Comuni vadano al collasso". Poi precisa al riguardo: "I sindaci più bravi e avveduti avevano previsto nei Regolamenti comunali l’obbligo di presentare la certificazione ai richiedenti di una prestazione sociale o di un alloggio pubblico. In pratica, secondo equità, si chiedeva agli stranieri ciò che si richiede agli italiani". Il consigliere Giovanni Malanchini conclude in questo modo la sua dichiarazione: "Ora, grazie al Governo nemico degli italiani, un cittadino marocchino può avere una reggia in Marocco e ricevere il reddito di cittadinanza in Italia". Questo è infine il punto di vista di un amministratore pubblico di Treviglio, città dove è venuto alla ribalta il caso. Ecco il commento del vicesindaco e assessore ai Servizi sociali, Pinuccia Zoccoli Prandina: "In poche ore a Treviglio sono state sbloccate 41 richieste di reddito di cittadinanza senza obbligo di presentazione della documentazione che attesta la proprietà all’estero. È assurdo che gli italiani debbano ricevere un trattamento discriminatorio: per una questione di equità sociale, quello che come amministratore richiedo a un italiano devo avere il diritto di chiederlo anche allo straniero".