Treviglio, la facciata perde pezzi: ora la Basilica va salvata

San Martino e dell’Assunta, si fa appello anche alla generosità dei residenti Servono due milioni di euro per per il recupero della chiesa di Treviglio

La basilica di San Martino e dell’Assunta a Treviglio

La basilica di San Martino e dell’Assunta a Treviglio

Treviglio (Bergamo) -  Concluse da alcuni mesi le opere di restauro (4 milioni di euro) al Santuario della Madonna delle Lacrime in vista del 500esimo anniversario dei Miracolo (28 febbraio1522-2002), ora partono nei primi giorni di luglio è previsto il restauro della basilica di San Martino e dell’Assunta. Si tratta di un intervento indispensabile, considerati alcuni motivi di allarme, come il distacco recente dalla facciata del ricciolo di una decorazione.

Dopo questo episodio e anche per ragioni di sicurezza, la parrocchia di San Martino - storica e centrale nella città - ha deciso di elaborare un progetto di restauro che prevede interventi sul tetto, sulla facciata centrale e sulle facciate laterali, una massiccia opera di intervento. Il costo è oneroso, due milioni di euro. Come sarà ripianato? Ecco le decisioni: un milione di euro, la metà del costo, sarà “recuperato“ grazie al “bonus facciate“ disposto dal Governo, 500 mila euro si otterranno da un bando Cariplo al quale la parrocchia San Martino ha partecipato; per il restante mezzo milione, si conta sulla generosità dei cittadini trevigliesi, da sempre attenti alla conservazione dei beni ecclesiastici storici, soprattutto la basilica, edificio sacro “romano“ che risale al XV secolo, ricco d’arte e di storia; la basilica era stata restaurata nel Settecento, poi erano via via seguiti più recenti interventi su aspetti deteriorati. Il recupero non poteva essere procrastinato ulteriormente, da qui l’avvio del cantiere voluto dal prevosto monsignor Norberto Donghi.  Le caratteristiche dell’intervento sono state illustrate dagli architetti Claudia Bencetti e Gaetano Arricobene, già autori dell’ottimo restauro del Santuario. Il progetto di risanamento conservativo delle superfici esterne della basilica si inserisce in un complesso programma di tutela in continua evoluzione e completamento, e garantirà - assicurano gli architetti - anche una corretta e idonea conservazione delle superfici interne.