Treviglio, sei milioni di eredità al Comune: nasce la fondazione per Carla Giuliani

Chiare le volontà testamentarie: costruire case destinate a persone con disabilità

Il Consiglio comunale ha approvato la costituzione della fondazione

Il Consiglio comunale ha approvato la costituzione della fondazione

Treviglio (Bergamo) -  Due anni fa moriva Carla Giuliani, lasciando per testamento, tra gli eredi, una somma di sei milioni circa di euro, oltre a terreni e ad un immobile, al Comune di Treviglio. Un gesto di assoluta rarità e che ha incontrato il consenso pieno della comunità e delle autorità locali, le quali ricordano con commozione la figura della testatrice, rimarcandone la grande disponibilità verso i concittadini trevigliesi. Ora il consiglio comunale, nell’ultima seduta del mandato amministrativo (si voterà nel prossimo ottobre per il sindaco) ha approvato la costituzione di una fondazione per la gestione dell’eredità. Carla Giuliani era figlia di un apprezzato droghiere attivo a Treviglio, in via Roma, negli anni dell’ultima guerra mondiale e in anni successivi. Lei stessa, in quel periodo coadiuvante del papà in negozio, aveva abitato con il marito Roberto Caffetti alla periferia nord della città, nell’immobile ora interessato all’asse ereditario.

Alla sua morte ecco la notizia del testamento a favore del Comune con una precisa finalità: la costruzione di appartamenti in Treviglio da "assegnare a ciechi e invalidi locali di indubbia morale". Si tratta di una destinazione che ora dovrà trovare la linea di azione, grazie alle indicazioni e alle scelte che l‘apposita “Fondazione Giuliani Caffetti Treviglio“, così è formalmente chiamata nell’atto deliberativo del Comune, sarà chiamata a decidere. A sottolineare l’impegno operativo della Fondazione per "garantire il compito di pieno rispetto e la migliore attuazione delle volontà testamentarie della signora Carla Giuliani", ci penserà lo statuto dell’ente, ha ricordato il sindaco Juri Imeri. Lo statuto prevede tra l’altro che nel Comitato di nomina siano presenti i rappresentanti delle sezioni bergamasche di Anmil e Unione italiana ciechi, ovvero degli enti idonei a rappresentare le puntuali e ben finalizzate destinazioni testamentarie. Il sindaco, nel presentare la fondazione al consiglio, ha precisato: "È una straordinaria pagina di solidarietà e generosità della storia cittadina che da oggi diventa ancor più concreta".