Treviglio: doni e spese, la parrocchia svela tutti i conti

Monsignor Donghi: "È una scelta nella linea della trasparenza, vogliamo che i cittadini sappiano l’uso dei beni fatto dalla chiesa"

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di Amanzio Possenti

La parrocchia San Martino - quella storica e centrale dell’intera Comunità pastorale di Treviglio - ha pubblicato, con precisa volontà di trasparenza, i suoi conti, mantenendo un’importante tradizione informativa alla città: è il proprio bilancio di esercizio, esposto nelle bacheche della Basilica di San Martino.

Il bollettino contiene dati interessanti, dai quali si arguisce quale sia la situazione economica della parrocchia, ovvero la gestione ordinaria - che tiene - e il passivo, dovuto alle forti spese per il restauro del Santuario della Madonna delle Lacrime, restauro che, dopo molte altre significative opere all’interno del tempio mariano, è ora nella parte finale, ossia i lavori alla facciata: il tutto in vista del quinto centenario del ­Miracolo delle Lacrime, nel 2022.

Tra i numeri più significativi: 56mila euro di offerte durante le Messe, 42mila in offerte per le candele, 40mila da Comune, Regione e Provincia, 29mila euro per le attività caritative, 45mila per le attività oratoriane. Il totale delle entrate è di 251mila euro circa, cui bisogna aggiungere 170mila euro specificamente destinate dai donatori alle opere di restauro del Santuario. Il totale pertanto si conclude a quota 473.73 7euro.

Il che significa essere molto lontani dal totale delle uscite che supera il milione, esattamente 1.082.200 euro. Pesano sulle uscite soprattutto i 700mila euro per il restauro del Santuario (un’operazione molto impegnativa ma del tutto necessaria), insieme a 56mila euro per elettricità, acqua e gas, 32mila per la gestione dell’oratorio, 17mila per le manutenzioni ordinarie, 23mila per le spese di culto, 33 mila per le altre attività parrocchiali.

Osserva il parroco, monsignor Norberto Donghi: "Pubblicare il bilancio è una scelta nella linea della trasparenza. Vogliamo che i trevigliesi sappiano l’uso dei beni fatto dalla chiesa trevigliese. Il documento si riferisce ai primi otto mesi dell’anno e sarà poi aggiornato alla fine del 2020. Grazie alla generosità dei trevigliesi, anche in questo anno difficile non hanno fatto mancare il loro sostegno".

Nel frattempo il parroco segnala altre opere necessarie da eseguire, anche in Basilica, soprattutto il tetto e le facciate.