A trovare il corpo della donna e l’uomo riverso in casa è stato il nipote
Treviglio (Bergamo), 10 luglio 2019 - Per il momento è un giallo. Se si tratta di un omicidio o di una morte per cause naturali lo stabilirà l’autopsia. Il pm di turno, Letizia Ruggeri, la stessa del caso Yara, ha conferito l’incarico al medico legale Matteo Marchesi, del Papa Giovanni XXIII. L’esame verrà effettuato nei prossimi giorni. E sempre nelle prossime ore il sostituto potrebbe aprire un fascicolo per omicidio. I fatti. Una signora di 84 anni, Maria Antonia Lanzeni, è stata trovata morta: il corpo era adagiato sul letto, in camera. Poco più in là, il marito, O.G., 81 anni, disteso sul pavimento, tra il soggiorno e la cucina, pieno di sangue: avrebbe cercato di tagliasi le vene dopo aver ingerito una grande quantità di farmaci.
Teatro del mistero, l’appartamento di via Trieste, a pochi passi dal centro di Treviglio. Ora l’uomo si trova ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Treviglio. Il suo tentativo di farla finita alimenta il giallo. Perché lo avrebbe fatto? Dopo aver scoperto la moglie, priva di vita, forse morta per un malore, ipotesi che non si può escludere, e in un momento di disperazione avrebbe deciso per il suicidio? Oppure, altra ipotesi, siamo di fronte a un omicidio: lui che uccide lei e poi si autopunisce. Ma da un primo riscontro cadaverico sul corpo della vittima non sono stati trovati segni di violenza o lesioni. Se è stata ammazzata potrebbe essere stata soffocata o strangolata. Ma solo l’autopsia potrà fornire risposte sicure e indirizzare le indagini verso l’una o altra pista. E in caso di morte naturale, verso l’archiviazione del caso. A fare la macabra scoperta, ieri in tarda mattina, è stato il nipote che era andato a casa dei nonni per salutarli. La coppia di anziani, originaria di Brignano Gera d’Adda, da qualche anno si era trasferita a Treviglio. I vicini e le persone li hanno descritti come persone perbene, senza problemi.