Ats Bergamo: tracciamento dei contatti più puntuale utilizzando gli sms

Per l’Asst Papa Giovanni prestigioso riconoscimento da Bloomberg Businnessweek come “Lavoratori in prima linea“

Carlo Alberto Tersalvi, direttore sanitario Ats Bergamo

Carlo Alberto Tersalvi, direttore sanitario Ats Bergamo

Bergamo, 5 dicembre 2020 - Un sistema informatizzato sperimentale tramite Sms per supportare e accelerare le attività di contact tracing. è quanto ha attivato in questi giorni l’Ats di Bergamo.

"L’aumento di positivi, soprattutto a seguito dell’avvio delle scuole, con la necessità di tracciarne puntualmente i contatti è stato uno dei problemi più grossi che abbiamo riscontrato in questa seconda ondata pandemica da Covid-19 – spiega Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo – Per questo ci siamo attivati per trovare soluzioni informatizzate finalizzate a far fronte più rapidamente alla necessità di un rapido e puntuale tracciamento".

Il servizio funziona così: "Gli Sms vengono inviati a tutti i cittadini risultati positivi al tampone o coinvolti dal tracciamento di casi positivi sulla base del flusso regionale; una volta ricevuto il messaggio potranno accedere, attraverso un semplice link, ad una pagina interattiva che permetterà loro di inserire i propri dati e contattare direttamente i nostri operatori del dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria, i quali prenderanno in carico rapidamente i singoli casi", precisa il direttore sanitario di Ats Bergamo Carlo Alberto Tersalvi. Viene anche potenzato il servizio offerto dal numero 035.385111. Si avranno risposte su Covid, ma le altre opzioni riguardano ambito veterinario, sicurezza luoghi di lavoro, prestazioni socio-sanitarie e strutture per anziani.

Dall’Asst Papa Giovanni arriva invece la notizia di un prestigioso riconoscimento. L’azienda è stata inserita nell’elenco annuale di innovatori, imprenditori e leader che hanno cambiato il panorama globale nel 2020 stilato come da tradizione da Bloomberg Businessweek. Il Papa Giovanni è stato incluso nella lista di “lavoratori in prima linea” in virtù dell’impegno dell’azienda bergamasca nella lotta al Covid-19, quando, solo nella prima fase dell’emergenza, sono stati più di 2.000 i pazienti ricoverati e il doppio quelli curati in pronto soccorso.