Frana di Tavernola, oggi prova della sirena di allarme. E via ai messaggi di emergenza

Continua la fase preventiva, anche se ora l’ipotesi meno probabile è il collasso di 1,5 milioni di metri cubi nel lago

Tecnici durante il sopralluogo sulla rivierasca che mostra i segni del cendimento struttur

Tecnici durante il sopralluogo sulla rivierasca che mostra i segni del cendimento struttur

Tavernola Bergamasca - Prima prova sonora della sirena che si attiverebbe in caso di allarme per la frana di Tavernola Bergamasca. Alle 11,15 di questa mattina, sarà testata l’efficacia: il suono dovrebbe essere percepito anche a Predore, Riva di Solto, Vigolo, Parzanica e, nel Bresciano, a Monte Isola che, comunque, alla stessa ora, farà lo stesso in località Porto di Siviano. "Come previsto dalle linee guida del piano di Protezione civile speditivo-evolutivo – spiega in una nota il sindaco di Tavernola Ioris Danilo Pezzotti – sarà implementato un sistema di messaggistica di emergenza, che consentirà di inviare messaggi registrati o sms a terminali telefonici fissi e cellulari, usando la piattaforma Alert System". Per ora, lo stato del fronte franoso da 2,1 milioni di metri cubi del monte Saresano, sul Sebino, è in un fascia ‘gialla’, la più bassa nella scala che porta a quella rossa di allarme. Il monitoraggio con radar e sensori è costante per intercettare i segnali di preavviso di eventuali accelerazioni dello scivolamento, per ora in fase di rallentamento.

Lo scenario meno probabile, ma comunque possibile, sarebbe quello del collasso di 1,5 milioni di metri cubi nel lago. Gli esperti hanno tuttavia bisogno di ulteriori dati per fare una simulazione più precisa dell’impatto che l’eventuale onda potrebbe avere sui Comuni della sponda bresciana. "Benché sia risultato evidente che l’intera superficie lacuale potrà essere coinvolta – spiega la Prefettura di Brescia – è apparso altrettanto chiaro che gli effetti prodotti sulle zone rivierasche sarebbero molto diversificati". In progressione, Monte Isola sarebbe quello più interessato, seguito da Marone, Iseo (dove dovrebbe essere evacuato anche l’ospedale), Sulzano, Sale Marasino, Pisogne. «In questo momento siamo in una situazione abbastanza tranquilla – rassicura il sindaco di Montisola Fiorello Turla – andiamo avanti a predisporre tutti i piani a tutela della popolazione". Nei Comuni coinvolti saranno fatte prove di evacuazione, ma prima bisogna appunto attendere i dati degli esperti.