Tasse ma non per tutti "Affittuari privilegiati"

Balzello sul soggiorno, Ascom insorge: "Si favorisce chi non dà occupazione". L’assessore al Turismo di Selvino: "Problema tecnico, rimedieremo"

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di Michele Andreucci

Cresce l’allarme nella Bergamasca per il numero dei Comuni in cui viene applicata la tassa di soggiorno. Una decisione la maggior parte delle volte legata all’incremento delle bollette energetiche nelle stesse municipalità e che rappresenta un modo per rimpinguare casse sempre più vuote. Attualmente la tassa è in vigore, oltre che a Bergamo a Stezzano, Grassobbio, Orio al Serio, Castione, Selvino, Foppolo, San Pellegrino, Sarnico, Predore e Lovere. "Il timore - spiega Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom-Confcommercio Bergamo - è che le amministrazioni comunali possano ricorrere all’imposta di soggiorno per coprire le maggiori spese di energia e gas, motivazione che non dovrebbe costituirne certo il presupposto. Preoccupa inoltre che i regolamenti presentino, come accade in alcuni casi, condizioni di vantaggio per gli affitti brevi rispetto a hotel, affittacamere e b&b, ingenerando così una forma di concorrenza sleale, a vantaggio di redditi che non ricadono spesso né sul territorio, né sull’occupazione".

Ascom ha scritto al Comune di Selvino, una delle località più apprezzate del territorio, che prevede l’azzeramento della tassa per gli affitti brevi, chiedendo la revisione del regolamento, al fine di andare in questo modo ad equiparare tutti gli ospiti delle diverse soluzioni di alloggio. "Non è pensabile che i Comuni vengano lasciati soli a sostenere maggiori spese, scaricando sulla fiscalità locale i maggiori oneri sostenuti, come per le addizionali Irpef. Questi aumenti neutralizzano la riforma fiscale introdotta e gravano sulle tasche dei cittadini e dei turisti", sottolinea Oscar Fusini, direttore Ascom-Confcommercio Bergamo. "C’è forte preoccupazione tra gli albergatori bergamaschi per la recente introduzione o reintroduzione delle imposte di soggiorno in alcuni comuni del territorio - spiega in una nota l’associazione di categoria -. La tassa torna di nuovo a Foppolo e San Pellegrino (introdotta già da quattro anni, ndr), oltre che sul Sebino, dove entrano peraltro in vigore regolamenti e tariffe diversi. "L’esclusione dalla tassa per gli affitti brevi - ribatte l’assessore al Turismo di Selvino, Mario Vitali - è più dettata da motivi tecnici e pratici. Il paese ha 5mila unità immobiliari, quelle dei residenti sono un migliaio, le altre sono seconde case spesso affittate. Non tutte, però, sono registrate. Quindi andrebbero verificate. Cosa che potremmo fare quest’anno per poi introdurre la tassa dal 2023 per tutti. Purtroppo le spese delle bollette sono aumentate: solo a gennaio per l’illuminazione pubblica delle strade c’è stato un aumento di 11mila euro".