Tarotelli collabora e viene scarcerato

L’avvocato aveva sparato. alla convivente che voleva. lasciarlo. La soddisfazione. degli avvocati dell’indagato.

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È trascorso poco più di un anno dal grave fatto di sangue e l’avvocato Riccardo Tarotelli, 42 anni, di Berbenno, è stato scarcerato nella mattinata di ieri. A dare la notizia della decisione assunta dal Gip del Tribunale di Sondrio, Antonio De Rosa, dopo il lungo interrogatorio al quale l’indagato si è sottoposto nella mattinata di venerdì, a distanza di non tantissime ore dalla comunicazione ricevuta dal penalista locale Francesco Romualdi che aveva rimesso il mandato, probabilmente per marcate divergenze sulla strategia difensiva - come anticipato da “Il Giorno” nell’edizione di martedì - sono stati con una nota gli avvocati del legale valtellinese che fu arrestato dai carabinieri con le imputazioni di tentato omicidio e sequestro di persona della figlioletta nata dalla relazione con l’ex pallavolista professionista di Trieste, la 29enne Jessica Maurovich (nella foto), la quale voleva troncare il rapporto.

La donna, nella casa a Piasci, fu colpita da due colpi esplosi da una pistola legalmente detenuta da Tarotelli. "Il difensore avvocato Marco Lamberti del Foro di Roma esprime soddisfazione in merito alla decisione del Gip, a cui si è associato il parere favorevole alla liberazione del sostituto procuratore Stefano Latorre – si legge nella nota –. La magistratura ha ritenuto validi i motivi della difesa Lamberti e corrispondenti alle reali condizioni psicologiche dell’avvocato Riccardo Tarotelli il quale ha compreso le proprie responsabilità di fronte alla giustizia, collaborando nell’occasione dell’interrogatorio con la magistratura". Si associa alla soddisfazione l’avvocato Erika Azzolini, per "l’ambito della tutela della minore e per la famiglia, non dimenticando il percorso di giustizia e interiore intrapreso dall’indagato, in primis sostenendo il suo diritto all’affettività per l’unica figlia, per cui è competente per materia il Tribunale dei minorenni di Milano per la tutela giuridica della bambina". I due difensori, inoltre, riconoscono "l’impegno e l’operato dei magistrati", e altrettanto fa "Tarotelli, in un’ottica di collaborazione". Non specificano gli avvocati se al loro assistito sia stata applicata un’altra misura restrittiva, in attesa del processo.

Michele Pusterla