Colpito dal fulmine, la telefonata dopo il risveglio: "Grazie al mio angelo custode"

Francesco Genovese, 32enne bergamasco, non ricorda l’incidente in spiaggia in Calabria, ma ha voluto ringraziare il vicino d’ombrellone che ha salvato lui e la sua famiglia

Si è risvegliato l'uomo colpito da un fulmine in spiaggia a Soverato

Si è risvegliato l'uomo colpito da un fulmine in spiaggia a Soverato

Bergamo - ​Una delle prime telefonate che ha fatto è stata al suo "angelo custode", il vicino di ombrellone che ha salvato la vita a lui e alla sua famiglia. "Adesso sto bene – dice dal letto dell’ospedale - però non ricordo nulla di quello che mi è successo". Non ricorda quel fulmine caduto all’improvviso in spiaggia a Soverato (Catanzaro) dove lui, Francesco Genovese, 32 anni, venditore di auto di Stezzano, si trovava con la moglie Martina, il figlio Federico di 3 anni e la nonna. Era domenica 7 agosto: si è sfiorato il dramma. Non ricorda che ha lottato tra la vita e la morte. Rimosso. 

Un paio di giorni fa Francesco si è svegliato dal coma, adesso respira autonomamente. Nelle prossime ore lascerà la Terapia intensiva dell’ospedale Pugliese-Ciaccio, dove è ricoverato, per essere trasferito in reperto. Un altro segnale del miglioramento. Fuori pericolo anche i suoi familiari. E "Francesco ha già iniziato a fare fisioterapia – spiega il cognato, Antonio Bilotta (presentatore di eventi live) che ha raggiunto i parenti a Soverato - Le sue condizioni, all’inizio apparse molto gravi, sono in miglioramento: reagisce agli stimoli, parla. Non ricorda niente di quel giorno. Né di quel signore corso in loro aiuto". 

Quell’uomo si chiama Giuseppe Carello: conoscendo le manovre di rianimazione, ha praticato su Francesco il massaggio cardiaco. Poi ha aiutato la moglie e il figlio, riuscendo a salvarli prima che arrivassero i soccorsi. Nei giorni scorsi Francesco ha chiamato il suo “angelo custode”. "Sì, gli ha telefonato per ringraziarlo personalmente – continua il cognato - Merita un’onorificenza: ha salvato una famiglia. Cosi come il personale sanitario dell’ospedale Pugliese-Ciaccio: tutti bravissimi. Martina, Federico e Anna stanno bene. Aspettano solo Francy che sta lottando come un leone". 

L’uomo era stato trasferito d’urgenza nel nosocomio catanzarese, assieme al figlio Federico, che si trovava in braccio al papà ed era stato attraversato dalla scarica. La mamma Martina presentava una leggera disidratazione. Nell’ospedale di Soverato era invece stata ricoverata la nonna, sotto choc.

Quel giorno la famiglia stava abbandonando la spiaggia, aveva notato avvicinarsi le nuvole nere all’orizzonte. Ma intorno alle 17.30, la saetta si è abbattuta sull’uomo e il piccolo. Le due donne erano rimaste stordite dal fulmine. In 20 minuti erano arrirvate, sotto la grandine. le ambulanze. Ma intanto c’era un angelo custode.