Lecco è il crocevia della Lombardia. Lo dimostrano gli 80mila automobilisti che nei giorni di punta hanno calcato la Statale 36 alle porte della città anche a settembre, confermando che la Milano-Lecco è l’arteria non autostradale più trafficata del Nord Italia. Tra due anni diventerà il passaggio obbligato per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, tra Milano e Bormio. Incidenti, ingorghi, territorio stretto tra lago e monti, opere ferme al palo, ferrovie, fermate di autobus, stazioni delle funivie, imbarcaderi rendono estremamente complesso gestire le infrastrutture. "Non possiamo permetterci figuracce in diretta mondiale", avverte il sindaco Mauro Gattinoni, intervenuto a Genova a una tavola rotonda proprio sulle grandi infrastrutture alla quarantesima assemblea dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani.
"Senza infrastrutture il territorio arranca e Lecco si paralizza. Penso al completamento della nuova Lecco-Bergamo, al nuovo Quarto ponte della 36, al traffico in tilt al minimo tamponamento sulla Super, agli investimenti fondamentali sulle reti pubbliche, da quella ferroviaria alle ciclabili, per favorire la mobilità sostenibile". Strade, ferrovie, ponti però da soli non bastano. Servono infrastrutture digitali per evitare spostamenti inutili. E bisogna cambiare mentalità: "Lasciare a casa l’auto quando possibile, usare il trasporto gratuito per i ragazzi, non farsi vincere da due gocce di pioggia", sottolinea il sindaco che sogna un lungola go senza mezzi pesanti.
D.D.S.