Sgravi ai commercianti e aiuti alle famiglie in crisi

Le riduzioni Tari per le categorie maggiormente danneggiate potranno raggiungere il 70%

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Alleggerire la Tari, la tassa sui rifiuti, ai commercianti ma anche alle famiglie con un basso reddito Isee.

È l’iniziativa adottata dal Comune di Bergamo per venire incontro alle esigenze di coloro che, con le alternanze di zone rosse e le conseguenti limitazioni provocate dall’emergenza sanitaria, hanno subìto un forte freno alle attività lavorative.

Per alcune categorie di esercenti gli sgravi arriveranno a una riduzione del 60, 70%. Se per il 2020 l’amministrazione comunale aveva deliberato per tutte le attività un azzeramento della tassa per i tre mesi del lockdown (quindi una riduzione del 25% su base annua), quest’anno si va invece con agevolazioni mirate per le categorie più colpite dai vari provvedimenti di chiusura.

Gli impianti sportivi e le discoteche avranno una riduzione del 70%.

I ristoranti, le trattorie, pizzerie, pub e birrerie del 60%. Bar, caffetterie e pasticcerie, esercizi esclusivamente da asporto e attività come parrucchieri, barbieri e estetiste il 50%. Così come avranno una riduzione del 50% gli alberghi e alcune tipologie di negozi come quelli di abbigliamento o di calzature. Spiegano il sindaco Francesco Bramani (foto) e l’assessore al Bilancio Enrico Facoetti: "Calcoliamo 140mila euro per sostenere l’iniziativa e in più ci saranno anche delle agevolazione sulla Tari per le famiglie. Utilizzeremo per questo i fondi avanzati dagli stanziamenti del 2020 e come criterio di assegnazione l’Isee". Si parla di 40 euro di sconto per i nuclei familiari con Isee 2021 sotto i 15mila euro; 20 euro in meno per famiglie con Isee inferiore ai 25mila euro.

"Possono sembrare cifre basse - sottolineano il primo cittadino e l’assessore al Bilancio - ma calcolando che una famiglia in possesso di una casa di medie dimensioni arriva a pagare 100-120 euro di Tari, 40 euro è uno sconto di circa un terzo. Dopo quello che abbiamo passato a causa del Covid-19, ci sembrava giusto e doveroso dare una boccata d’ossigeno a quanti hanno sofferto dal punto di vista lavorativo". Michele Andreucci