Seriate, prof uccisa: il pm chiede l'ergastolo per il marito

Chiesto il “fine pena mai” per Antonio Tizzani, 72 anni, unico imputato per l’omicidio di Gianna Del Gaudio

Antonio Tizzani

Antonio Tizzani

Seriate (Bergamo), 28 novembre 2020 - Ergastolo. Il pubblico ministero Laura Cocucci ha chiesto il “fine pena mai” per Antonio Tizzani, 72 anni, unico imputato per l’omicidio della moglie Gianna Del Gaudio, ex insegnante di 63 anni sgozzata nella loro villetta di Seriate la notte tra il 26 e il 27 agosto 2016.

Secondo la procura di Bergamo l’ex ferroviere è "responsabile sia dell’omicidio sia dei maltrattamenti" alla moglie. Un "femminicidio classico, in cui la vittima muore per mano dell’uomo che amava". La Del Gaudio era "il capro espiatorio delle frustrazioni e delle insoddisfazioni della vita del marito". I litigi si sarebbero intensificati soprattutto dopo la pensione, quando Gianna Del Gaudio ha iniziato a opporsi alle umiliazioni continue del marito. Inoltre, ha concluso il pm, "la versione dei fatti fornita da Tizzani è da considerarsi inverosimile e contraddittoria". E nel giungere alla richiesta di ergastolo il pubblico ministero ha anche sottolineato che "la traccia di Dna sul taglierino rinvenuto nella siepe e considerato arma del delitto, è una prova non un semplice indizio" mentre il Dna ignoto (e ribattezzato “Ignoto 1”) trovato su uno dei due guanti che erano in un sacchetto insieme al cutter usato per uccidere Gianna Del Gaudio "rimane una traccia senza spiegazioni" ma - ha precisato il pm - un "eventuale collegamento con il delitto di Daniela Roveri è da considerarsi elemento neutro ai fini processuali".

Secondo la difesa di Tizzani, invece, i due delitti sarebbero opera della stessa mano, la cui traccia di Dna sarebbe corrispondente. L’ex ferroviere ha sempre raccontato di aver visto un uomo incappucciato scappare dopo aver ammazzato la moglie nella loro cucina.