Omicidio di Seriate, occhi puntati sull’ultimo sms di Gianna Del Gaudio

Delitto di Seriate, il messaggio inviato dalla vittima potrebbe dare una svolta alle indagini

I carabinieri del Ris hanno repertato 4 scatoloni di tracce

I carabinieri del Ris hanno repertato 4 scatoloni di tracce

Bergamo, 7 settembre 2016 - Gianna Del Gaudio a mezzanotte e nove minuti ha inviato un messaggio, non ha telefonato. Forse si è trattato un semplice sms spedito magari con WhatsApp, o un’altra forma di social. Gli investigatori lo hanno scoperto controllando i tabulati telefonici. Passando al setaccio lo smartphone della professoressa barbaramente uccisa è spuntato quest’ultimo movimento, un messaggio collocato qualche minuto dopo la mezzanotte.

A quell'ora l’insegnante di 63 anni era ancora viva. Ma a chi lo ha inviato? E soprattutto, cosa ha scritto? Magari ha voluto rassicurare un parente sul viaggio di ritorno da San Giovanni Rotondo, dove la coppia era stata in pellegrinaggio da Padre Pio. Oppure raccontare della cena con il figlio Mario e la fidanzata Alessandra. Partendo da quel dato oggettivo, gli investigatori sono riusciti a fissare il lasso di tempo in cui, senza alcun dubbio, va collocato l’omicidio: 35 minuti tra l’invio di quell’sms, e l’allarme lanciato dal marito Antonio Tizzani, 68 anni, indagato a piede libero. In quella mezz’ora può essere accaduto di tutto, anche l’azione fulminea di un ladro sconosciuto, come ha sempre raccontato Tizzani (e la sue versione per ora regge) oppure l’opera di una persona che potrebbe aver agito con un piano premeditato, magari per vendetta. Gli inquirenti, coordinati dal pm Laura Cocucci, mantengono il massimo riserbo. L’unica cosa che trapela è che quella indicazione viene ritenuta interessante e da approfondire. Utile lo è di sicuro, non fosse per una collocazione temporale del delitto.

Partendo da lì si tenta di ricostruire tutti gli eventuali movimenti e i contatti, oltre che del marito della vittima, rimasto a casa, del figlio primogenito Paolo, che vive a una ventina di metri dall’abitazione dei genitori, a quella dell’altro figlio, Mario. Quest’ultimo è stato richiamato dal padre oltre mezz’ora dopo i fatti e ha visto la madre a terra in una pozza di sangue. Ma determinanti saranno i risultati delle analisi dei Ris di Parma che durante il sopralluogo nella villetta hanno repertato tracce e alla fine se ne sono andati portando via quattro scatoloni.