Scuola di arte e musica Così il Politecnico rivoluziona la sua offerta

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Miglioramento della qualità della ricerca artistica e ottimizzazione dell’utilizzo di strutture e risorse. Sono gli obiettivi del Politecnico delle Arti, il primo in Italia, frutto della fusione delle due principali istituzioni d’alta formazione di Bergamo: l’Istituto superiore di studi musicali "Gaetano Donizetti" (nato nel 1806) e l’Accademia di Belle arti "Giacomo Carrara" (fondata nel 1749). Un percorso nato nel 2015 e che arriva a compimento in concomitanza con la Capitale della Cultura. Il neonato polo formativo ha un bacino di circa 700 studenti e può contare su 51 docenti statali, 20 impiegati amministrativi e un centinaio di collaboratori. La struttura dirigenziale prevede un unico consiglio di amministrazione, con un presidente - Michele Guadalupi, già presidente del Conservatorio -, un direttore, Emanuele Beschi, e un vicedirettore, Francesco Pedrini. "La nostra sottolinea – il direttore Emanuele Beschi (foto) – sarà un’offerta formativa unica, che toccherà in modo trasversale musica e arte". "Si tratta di una fusione importante, alla luce dei numeri delle iscrizioni in crescendo, che permetterà di realizzare percorsi paralleli di ricerca e formazione", dichiara Loredana poli, assessore all’Istruzione del Comune di Bergamo. M.A.