Esplosione a San Giovanni Bianco, demolita nella notte la palazzina /FOTO

Dopo l'esplosione è scattata subito l'ordinanza del Comune. Intanto si cercano di capire le cause ma la più probabile resta la fuga di gas

La demolizione della palazzina

La demolizione della palazzina

San Giovanni Bianco (Bergamo), 16 novembre 2018 - «Il boato è stato fortissimo, si è sentito in tutto il paese e non solo – sottolinea Marco Milesi, sindaco di San Giovanni Bianco – Pensi che alcuni detriti sono arrivati fino al cancello dell’ex cartiera, ora Simi. Le cause dell’esplosione? Probabile una fuga di gas metano, ma sono in corso accertamenti per verificare cosa sia successo esattamente. Abbiamo fatto un primo sopralluogo per renderci conto della gravità per decidere come intervenire». In serata è già stato abbattuto il lato Nord dell’edificio. Il Comune di San Giovanni Bianco, poche oro dopo il fatto, ha ordinato la demolizione dell'edificio che è avvenuta nella notte tra giovedì 15 e venerdì 16 novembre.

Mancano pochi minuti alle 11. All’improvviso l’esplosione che scatena il panico in paese. La gente, impaurita, corre verso via Ceresa, dove si trova la palazzina Liberty di fronte all’entrata dell’ex cartiera, adesso Simi Group. Tutti guardano verso il quarto piano del condominio, squarciato dal boato. Lì c’è stata la fuga di gas. Gli inquilini, sei persone, si sono messe tutte in salvo. All’ultimo piano vive da sola una pensionata di 97 anni: viene messa in salvo dai soccorritori.

Ora si trova ricoverata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: ha riportato ustioni alle gambe ma non sarebbe in pericolo di vita. «Abbiamo temuto il peggio – dichiara il primo cittadino – anche perché il boato è stato potentissimo. La signora di 97 anni abita da sola, e il suo appartamento è stato letteralmente squarciato. Due abitazioni sono state evacuate, e le sei persone che vi abitavano hanno trovato ospitalità da parenti».

Scattato l’allarme, sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco, ambulanze del 118, i tecnici della Provincia e i carabinieri della Compagnia di Zogno. Tutta l’area è stata transennata. Le conseguenze dell’esplosione hanno avuto una ricaduta anche sulla circolazione, tant’è che fin dalle gallerie di San Pellegrino Terme si sono formate lunghe code, perché la palazzina Liberty si trova proprio sulla Provinciale, chiusa per permettere ai soccorritori di operare. Le operazioni sono proseguite fino al tardo pomeriggio, quando si sono conclusi anche i rilievi dei vigili del fuoco.