Orio al Serio, guerra agli aerei fracassoni su Bergamo Sud

I residenti si appellano al sindaco Giorgio Gori: "Un rumore assordante, inquietante, che provoca forte insicurezza in noi abitanti"

Orio al Serio

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Bergamo - Guerra al rumore degli aerei che quotidianamente, decollando o atterrando dall’aeroporto di Orio al Serio, planano sopra i quartieri a Sud di Bergamo. I residenti di Villaggio degli Sposi, San Tomaso de’ Calvi, Colognola e Campagnola hanno firmato un appello indirizzato al sindaco Giorgio Gori, facendo il punto sulle criticità e soprattutto sul forte rumore degli aerei che sorvolano l’area a ridosso di asili, scuole, abitazioni.

«Un assordante rumore, la cui intensità oltre i limiti previsti dall’Oms è confermata ogni mese dalle rilevazioni delle centraline Arpa – scrivono nell’appello i cittadini – Per esempio, a febbraio con il 16% in meno di passeggeri e l’82% in meno di merci, siamo sopra i 60 decibel". Una situazione "inquietante", che provoca "timore e forte insicurezza negli abitanti". La causa, sottolineano i firmatari dell’appello al primo cittadino di Bergamo, è da ricercare nel fatto che nella fase di atterraggio viene utilizzata un’unica traiettoria, mentre per i decolli si parla di traiettorie diversificate. "Prima della sperimentazione messa in atto qualche anno fa per trovare rotte meno rumorose per Bergamo, alternative a quelle precedenti, gli atterraggi non avvenivano da Ovest – si legge nella lettera – La sperimentazione ha sdoganato questa procedura e nonostante la Commissione aeroportuale l’abbia bocciata perché altamente impattante, gli atterraggi si susseguono ormai quotidianamente e ancor di più sopra la città, in deroga al buonsenso e alla salute".

Il motivo di questa scelta? "Il nuovo Piano di sviluppo aeroportuale 2030 depositato al Ministero che prevede un ulteriore sviluppo dell’aeroporto di Orio. Per poter realizzare tutto ciò è necessario, guarda caso, che si utilizzi la traiettoria degli atteraggi sopra i quartieri a Sud. Gli aerei potranno atterrare e decollare da entrambi gli estremi della pista, come un pendolino, intensificando ulteriormente i loro movimenti. Che ne sarà di Bergamo? – la domanda a Gori – L’anno scorso lei aveva detto che si sarebbe sempre opposto agli atterraggi con modalità permanente. È ora che lo ribadisca pubblicamente".