Scuola e risparmio energetico, in classe con 5 gradi: "Fate qualcosa"

Mancano ancora più di venti giorni all’accensione dei caloriferi ma a Olmo al Brembo e a Lenna è arrivato il freddo. L’inserimento nella fascia E non permette di accendere i caloriferi

I termosifoni si potranno accendere solo dal 22 ottobre

I termosifoni si potranno accendere solo dal 22 ottobre

Nella morsa del freddo, con studenti e insegnanti costretti a stare in aule gelide imbaccuccati con maglioni e giubbotti pesanti. Mancano ancora oltre venti giorni all’accensione degli impianti di riscaldamento, la data fissata è il 22 ottobre, ma in molte scuole della Bergamasca, soprattutto quelle situate nei comuni di montagna, il freddo di questi giorni sta creando enormi difficoltà ad alunni e docenti. A Olmo al Brembo e a Lenna, in Valle Brembana, gli insegnanti hanno allertato i sindaci: "Al mattino ci sono temperature sotto i cinque gradi". I due Comuni orobici rientrano nella zona "E", dove i termosifoni si potranno accendere solo dal 22 ottobre al 7 aprile, per un massimo di 13 ore al giorno.

"Gli insegnanti del plesso scolastico di Olmo al Brembo (che comprende scuole materne, elementari e medie, ndr), al quale afferiscono dieci comuni della Valle Brembana - spiega il sindaco di Olmo Carmelo Goglio - mi hanno chiesto di poter accendere il riscaldamento per non lasciare gli studenti al freddo. Gli altri anni non c’erano limitazioni di questo tipo, ma adesso siamo stati inseriti nella zona "E".

La norma non tiene conto del fatto che ci sono zone a 500 metri fredde come zone a mille metri, perchè meno esposte al sole. È il caso di Olmo al Brembo, vista la particolare morfologia del territorio in cui si trova il paese. E il disagio per alunni e insegnanti da qui al 22 ottobre aumenterà sensibilmente". La medesima situazione si registra nel comune di Lenna, che ricade anch’esso nella stessa fascia.

"Abbiamo lo stesso problema di Olmo al Brembo - sottolinea il sindaco Jonathan Lobati, che è anche presidente della Comunità montana Valle Brembana -. Sappiamo che è un periodo estremamente delicato per il caro bollette, ma anch’io sono stato contattato dagli insegnanti. Sono stati effettuati degli interventi di efficientamento energico, ma le temperature fredde si fanno e si faranno sentire".

Secondo il Dpr 74 del 2013, almeno le scuole dell’infanzia sono escluse da limitazioni legate alla temperatura nelle scuole e alle date di accensione del riscaldamento. I sindaci dei due comuni, però, alle prese con le preoccupazioni di insegnanti e genitori, vogliono vederci chiaro: "Questa deroga resta valida o è stata superata dalle nuove disposizioni - si chiede Lobati -. A questo punto inoltrerò una richiesta di chiarimento ufficiale al Ministero".