Bergamo, alla Celadina nascerà un residence solidale

Il Comune investirà oltre 400mila euro per rimettere a nuovo dieci appartamenti che poi saranno assegnati alle famiglie in dffficoltà

Il Comune vuole rendere più vivibile il quartiere Celadina

Il Comune vuole rendere più vivibile il quartiere Celadina

Bergamo -  Il Covid , oltre ai problemi legati alla salute delle persone, ha fatto esplodere il bisogno abitativo. Per questo il Comune di Bergamo ha deciso di non lasciare più vuoto il fabbricato di via Monte Grigna 22, nel quartiere cittadino della Celadina, che da palazzina inutilizzata e malmessa diventerà un residence solidale. L’assessorato ai Lavori pubblico di Palazzo Frizzoni stanno effettuando una manutenzione straordinaria dello stabile, del costo di 415mila euro, con l’obiettivo di ristrutturare una decina di spazi abitativi e di dare vita ad un progetto pilota, dove al recupero edilizio si affianca l’investimento educativo: una parte degli appartamenti verrà assegnata a famiglie in difficoltà, che sono già state individuate dai servizi sociali, altri, invece, saranno a disposizione dell’associazione Caracol, che si è aggiudicata il bando “beni comuni“, per attività a favore del quartiere e di chi ci abita. Non solo. Nella palazzina troverà anche spazio una sede decentrata del servizi sociali. I lavori in corso, che termineranno in primavera, riguardano rifacimento impianti, serramenti, pavimentazioni, bagni.

Il progetto prevede che in cinque alloggi la titolarità resterà in capo al Comune, che le assegnerà, come detto, a nuclei familiari in disagio abitativo. Un disagio per alcuni cronico, per altri provocato dalla pandemia che ha fatto saltare equilibri già precari. In ogni caso si tratterà di un’esperienza transitoria, per superare un particolare momento di difficoltà. Altre tre appartamenti e due sale al piano terra, saranno affidati all’associazione Caracol, con un patto di collaborazione dell’iniziale durata di un anno. "Le case - conferma l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo, Marcella Messina - saranno assegnate ad altre persone bisognose, sempre in accordo con l’amministrazione comunale, mentre le sale potranno essere utilizzate per attività". Tra quelle proposte dall’associazione Caracol, momenti culturali e presentazione di libri, incontri pubblici di formazione, corsi di alfabetizzazione, gruppi di acquisto popolare, sportelli legali e di consulenza, il festival annuale “Celada in strada“. "L’obiettivo - fa sapere l’assessore Messina - è stimolare la coesione sociale e attivare reti di solidarietà in una zona del quartiere di Celadina ad alta concentrazione di nuclei familiari in condizioni di disagio economico e rischio sociale". L’obiettivo più ampio dell’amministrazione comunale è quello di riqualificare l’intera zona.