Treviglio, nuovo (rigido) regolamento di tutela animali: un solo gatto nelle case piccole

E' solo una delle restrinsioni previste dal documento redatto in collaborazione tra Comune, associazioni animaliste e veterinari

Gatto

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Treviglio (Bergamo), 13 luglio 2019 - Non più di un gatto se si abita in un monolocale. Vietato portare il cane al guinzaglio mentre si va in bicicletta. Proibito usare gli animali per l’accattonaggio. Consentito dare ai piccioni cibo soltanto fino a 250 grammi. Si può fare, ma solo in due vie della città. È entrato in vigore a Treviglio, nella Bergamasca, il nuovo regolamento per la tutela e il benessere degli animali. Due le caratteristiche emerse durante la presentazione in un incontro pubblico: il documento è stato redatto in collaborazione fra il Comune e il tavolo del Garante degli animali di recente istituzione (al quale aderisce un gruppo di associazioni locali interessate al tema) e contiene non solo indicazioni anti maltrattamento, ma anche i doveri dei padroni.

Il regolamento prende in considerazione non solo cani e gatti ma anche uccelli, cavalli e volatili, rettili, api e insetti impollinatori «utili all’ecosistema». Ovvio che la parte che riguarda cani e gatti sia la più corposa nelle 19 pagine che tracciano diritti e doveri, divieti e possibilità, trasgressioni e sanzioni. Il documento è nato grazie all’impegno collaborativo del Garante degli animali Sara Resmini con le associazioni Cra, Amici degli animali, Amici del gattile di Treviglio, Canile di Calvenzano, i veterinari Emanuele Bottinelli e Salvatore Di Mauro, la sezione di Bergamo di Lav, l’Ufficio Ambiente del Comune.

Il concetto di maltrattamento è così precisato da Sara Resmini: «Per maltrattamento intendiamo il detenere animali in spazi angusti e in precarie condizioni igieniche, lasciarli chiusi in veicoli, tenerli alla catena, condurli al guinzaglio mentre si va in bici». Tra gli obblighi dei padroni di cani, togliere le deiezioni dal suolo pubblico e portare con loro una bottiglietta d’acqua per un’accurata pulizia.

Tra i divieti, l’affidamento in custodia degli animali a persone inesperte o inidonee; a tutela degli equini e dei volatili, stabilite le dimensioni minime per box e gabbie; tutelate dal Comune le colonie feline. Quanto ai gatti, il numero deve essere proporzionato allo spazio in casa: uno per una dai 14 ai 42 metri quadrati, due fra i 42 e i 56 metri quadrati, tre fra i 56 e gli 80, quattro in ambienti fra gli 80 e i 120 metri quadrati. È possibile dare spazio a un animale in più se c’è una disponibilità ulteriore di 20 metri quadrati per ognuno.

Affrontato anche il problema del cibo da dare ai piccioni: si possono somministrare granaglie per un massimo di 250 grammi trovandosi almeno a 250 metri da ospedali, case di cura, scuole per l’infanzia, scuole primarie e aree giochi per bambini. Già individuate le aree per le somministrazioni, in un punto di via Aldo Moro al Pip 1 e in via Redipuglia al Pip 2. L’intento del Garante è « favorire la convivenza degli animali con la specie umana». Previste anche le sanzioni in caso di mancato rispetto del “codice”: la polizia locale potrà elevare multe dai 25 ai 500 euro.