di Michele Andreucci
Un’opera attesa da 10 anni, la cui realizzazione è stata caratterizzata da annunci di inizio lavori, a cui poi sono sempre seguiti slittamenti. Adesso, però, sembra arrivata la volta buona per il posizionamento delle barriere fonoassorbenti lungo la linea ferroviaria Bergamo-Treviglio.
Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha infatti annunciato la redazione del progetto esecutivo dell’intervento, già appaltato alla società Railway enterprise srl di Roma per un valore di 6,5 milioni di euro. Si concluderà entro la fine dell’anno. Di conseguenza la consegna dei lavori è prevista entro il primo trimestre 2023. Le protezioni antirumore che verranno installate, spiega Rfi, "saranno barriere standard previste dal manuale di Rfi con altezza variabile da 2 a 4 metri dal piano del ferro". Grande escluso dal piano di intervento è il Comune di Verdellino dove, in zona stazione Verdello-Dalmine, era previsto il posizionamento di barriere fonoassorbenti.
"Abbiamo però saputo - spiega il sindaco Silvano Zanoli - che lavori nel nostro territorio non sono più previsti. Ora produrremo della documentazione con delle rilevazioni acustiche per dimostrare come sia necessario intervenire al più presto anche sul nostro territorio". Decisamente più soddisfatto Maickol Duzioni, primo cittadino di Levate, il paese che negli anni scorsi aveva richiesto più insistentemente il posizionamento di protezioni antirumore: in seguito al raddoppio della linea Bergamo-Treviglio, completato nel 2005, i binari distano solo pochi metri dalle case e, quindi, il passaggio dei treni viene sentito distintamente al loro interno.
"Speriamo - sottolinea Duzioni - che i tempi vengano rispettati, ma questa volta siamo fiduciosi". L’intervento di posizionamento delle barriere fonoassorbenti lungo la linea ferroviaria Bergamo-Treviglio era stato inizialmente previsto per il 2010. Il termine era poi slittato al 2012 fra le proteste degli abitanti di Levate. Due anni dopo, Rfi aveva presentato al Comune una bozza progettuale, ma le barriere erano state ritenute troppo impattanti, essendo alte 7 metri. Nel 2016, infine, era arrivato l’annuncio che il progetto rivisto sarebbe stato concluso nel 2017. All’approvazione del progetto definitivo si era giunti nel 2018, dopodichè è stata la volta, appunto, del progetto esecutivo e dell’assegnazione dell’appalto.