Qatargate, Silvia Panzeri va consegnata al Belgio: "Consapevole delle attività del padre"

La decisione della Corte d'appello di Brescia. Antonio Panzeri, ex eurodeputato, è stato arrestato a Bruxelles con le accuse di corruzione e riciclaggio

Brescia, 16 gennaio 2023 - I giudici della seconda sezione della Corte d'appello di Brescia hanno deciso per la consegna al Belgio di Silvia Panzeri, figlia dell'ex eurodeputato del gruppo S&D Pier Antonio Panzeri arrestato a Bruxelles con le accuse di corruzione e riciclaggio nell'inchiesta ribattezzata Qatargate.

I giudici: "Pienamente consapevole"

La 38enne, attualmente ai domiciliari, è stata arrestata a inizio dicembre su mandato europeo. La difesa ha la possibilità di opporsi in Cassazione rispetto alla decisione odierna che arriva dopo tre udienze. Il ricorso, da presentare entro cinque giorni, di fatto blocca il trasferimento. Per il giudice di Bruxelles Michel Claise, la donna insieme alla madre Maria Dolores Colleoni - su cui pende il ricorso della difesa in Cassazione dopo il sì alla consegna al Belgio (udienza 31 gennaio) - "sembra essere pienamente consapevole delle attività" di Panzeri

Le opposizioni della difesa

I giudici hanno accolto la tesi del pg di Brescia Umberto Vallerin e non hanno tenuto conto delle opposizioni sollevate dalla difesa, gli avvocati Angelo De Riso e Nicola Colli che nella scorsa udienza aveva chiesto e ottenuto che il Belgio fornisse indicazioni sullo stato di salute degli istituti penitenziaria. Documenti, arrivati nei giorni scorsi dal Belgio, che sono stati ritenuti sufficienti per stabilire che con la consegna ci sarebbe una detenzione in linea con la Convenzione Europea dei diritti dell'uomo.

Il carcere "meno afflittivo"

"Ha prevalso il principio di reciproca fiducia tra stati dell'Unione europea rispetto al diritto di difesa. Avevamo ragioni che potevano essere condivise, ed invece non sono state tenute in considerazione". Lo hanno spiegato gli avvocati Angelo De Riso e Nicola Colli, difensori della Panzeri. I due legali hanno aggiunto che la loro assistita dovrebbe essere consegnata al carcere Haren, lo stesso dove si trova l'ex vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili, e che è ritenuto "meno afflittivo" rispetto a quello in cui di trovano Panzeri e il suo ex collaboratore Francesco Giorgi.

I legali: "Valutiamo il ricorso"

I giudici, che hanno letto le motivazioni della loro decisione in aula, come hanno riferito gli avvocati, hanno ritenuto "tuttora esistenti" gli indizi che avevano portato lo scorso dicembre alla convalida del mandato di arresto europeo. "Valuteremo il ricorso per cassazione - hanno concluso gli avvocati - , abbiamo cinque giorni di tempo".