Anche per Eitan Biran ieri è suonata la prima campanella. Pure l’unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone è tornato sui banchi e ha incontrato di nuovo gli amici. E mentre lui indossava lo zainetto, la Procura di Verbania chiedeva il rinvio a giudizio per coloro che ritiene responsabili dell’incidente che ha cambiato la vita del piccolo, oggi di 7 anni. "Il nostro interesse non è prendere parte al processo ma tutelare il bambino – commenta l’avvocato Fabrizio Ventimiglia, che rappresenta Eitan – e da questo punto di vista l’udienza preliminare metterà tutti nelle condizioni di fare il massimo sforzo per arrivare a una mediazione".
Il nodo da sciogliere è quello dei risarcimenti tra la Leitner che effettuava la manutenzione della funivia e i familiari delle vittime. Entro la fissazione dell’udienza preliminare potrebbero essere definiti tutti gli accordi. Le richieste di alcune famiglie sono state ritenute "molto elevate" e, al momento, l’assicurazione di Ferrovie del Mottarone ha messo a disposizione il massimale. Nel frattempo alcuni hanno già ricevuto gli acconti, come la famiglia di Eitan.
"Il risarcimento dovrà tenere conto di tutti i danni subiti dal minore e dalle prospettive di crescita", aggiunge Ventimiglia, spiegando che "sono in corso valutazioni anche dal punto di vista medico". In termini di risarcimenti, l’assicurazione di Ferrovie del Mottarone, Reale Mutua, ha già messo fondi a disposizione e alcuni familiari delle 14 vittime hanno ricevuto gli acconti per circa dieci milioni.
"Finalmente gli indagati passano a imputati – sottolinea l’avvocato Emanuele Zanalda, che rappresenta la famiglia paterna, i Biran – La Procura, agendo nei tempi prefissati, ha dimostrato una volta di più la propria attenzione alla tragica vicenda. Ora attendiamo che venga fissata l’udienza preliminare".
M.M.