Pronto soccorso troppo affollati Record di codici bianchi e verdi

Negli ospedali bergamaschi pazienti che non richiedono cure d’emergenza "Situazione insostenibile"

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di Michele Andreucci

Un primato di cui probabilmente i medici che vi lavorano avrebbero fatto volentieri a meno. I pronto soccorso degli ospedali bergamaschi sono tra i più affollati d’Italia per codici bianchi o verdi, cioè situazioni di poca o nulla urgenza che potrebbero essere evitati o gestiti in altra maniera. Lo certificano i dati di Agenas - Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, branca del ministero della Salute - che ha diffuso i risultati del Programma nazionale esiti, il monitoraggio su tutte le strutture sanitarie del Paese, con un focus sui pronto soccorso.

Spulciando i dati delle varie Asl italiane (Ats in Lombardia) si scopre che la Bergamasca risulta il 16° territorio col più alto tasso d’accessi in pronto soccorso di adulti con codici bianchiverdi nei giorni feriali (79,63 accessi annui ogni mille residenti) e soprattutto la 7ª per il tasso di accesso - sempre per adulti con codice bianco o verde in orario serale-notturno o nei giorni prefestivi e festivi (65,47 accessi annui ogni mille residenti). La situazione è migliore per la fascia pediatrica (0-14 anni): peraccessi in pronto soccorso nei giorni feriali Bergamo è 22ª (89,13 accessi annui ogni mille residenti di quella fascia d’età), anche se nelle ore notturne e in giorni prefestivi e festivi c’è un picco più elevato, Bergamo è cioè 11ª con 106,93 accessi.

"I pronto soccorso - precisa Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’Asst Papa Giovanni di Bergamo - sono visti dagli utenti come strutture sicure, attrezzate tecnologicamente, con specialisti contemporaneamente a disposizione e capaci di fornire una risposta completa, anche a costo di aspettare il proprio turno per diverso tempo. Il problema è che il pronto soccorso deve fornire assistenza medica immediata a chi, se non la riceve, rischia la vita. Affollandolo per situazioni di poca o nulla emergenza, si fa un cattivo uso di questi servizi e se ne mette a rischio il loro corretto funzionamento. Il sistema dei colori stabilisce le priorità, ma non scoraggia i cittadini alle prese con problemi non urgenti a rivolgersi ai pronto soccorso".