Progetto sull’ecomostro Scatta l’allarme traffico

Azzano San Paolo, il sindaco teme i forti flussi dopo la rigenerazione dell’area

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Solleva grandi preoccupazioni il sindaco di Azzano San Paolo, Lucio De Luca (foto), il piano di sviluppo dell’ex Centro servizi del ministero delle Finanze, la struttura di cemento di 127mila mc, che si sviluppa su un’area di 10mila mq tra Bergamo e Azzano, noto come “ecomostro“ perchè, da quando, era il 1994, il cantiere si è interrotto a un passo dal traguardo finale, non è stato più possibile riprendere i lavori e da allora il palazzone è andato incontro a un progressivo degrado. Nel 2020 la svolta. Il gruppo Vitali ha dichiarato di voler acquistare l’area tramite la Cassa depositi e prestiti, acquisto però vincolato alla possibilità di realizzare alcuni interventi: lungo il lato che si affaccia su via Portico sorgerà il polo distributivo della DbShenker verso la strada che conduce a Oriocenter, mentre a Nord dovrebbero essere realizzati gli uffici di A2A e una piattaforma ecologica. Ed è a questo punto che sorgono i dubbi del sindaco che teme pesanti ripercussioni sul paese a livello di traffico, visto che il progetto andrebbe a movimentare di più la già congestionata strada Cremasca e che da una prima analisi porterà quasi 400 mezzi in più al giorno. Per questo De Luca chiede che siano effettuate verifiche sulla sostenibilità in termini di viabilità.

"Va bene il recupero dell’area dell’ex Centro servizi, un ecomostro costato miliardi delle vecchie lire e mai terminato - spiega - . La struttura da quasi 30 anni è in stato di degrado. Tuttavia per accedervi le uniche possibilità sono attraverso le strade di Azzano e di Orio. I nostri Comuni sono stati coinvolti nel progetto tardi, non hanno partecipato alle fasi di definizione delle aree. Per questo chiediamo siano fatte verifiche sulla sostenibilità del progetto in termini soprattutto di impatto sulla viabilità prima di dare consenso all’utilizzo delle strade, la vecchia Cremasca e via Portico che, come noto a chi le percorre, sono già fortemente congestionate. Non si tratta di sterile opposizione, ma della necessità di condivisione tra amministrazioni e di tutela dei cittadini e territori". Ma a preoccupare il sindaco, c’è anche il trasferimento del luna park di Celadina tra le vie Cramasca e Portico. "L’ipotesi di spostare il luna park è inaccettabile - conclude De Luca -. Nei giorni in cui sarà presente, i veicoli passeranno dai 400 dell’operazione della logistica e di A2A a circa 900. Una situazione insostenibile per il nostro territorio".

Michele Andreucci