Progetto Origin si allarga al capoluogo

L’istituto “Mario Negri“ cerca le correlazioni fra Covid e fattori genetici

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Il progetto “Origin“, promosso dall’Istituto Mario Negri, allarga i suoi confini e approda anche nella città di Bergamo. Finora sono state più di 4.300 le adesioni ottenute. Questo il numero dei cittadini dei 18 Comuni della bassa e media Val Seriana e Val Gandino che hanno compilato il questionario utile a raccogliere le informazioni sulla propria esperienza con il Covid 19. L’obiettivo, lo ricordiamo, è quello di stabilire se esistono anche cause genetiche per la rilevanza e la virulenza con cui il Coronavirus si è abbattuto sulla popolazione bergamasca durante la prima ondata.

Con dicembre il questionario online – che rimane attivo per i 18 Comuni della Val Seriana e Val Gandino – sarà aperto alla città di Bergamo e ad altri cinque nuovi Comuni: Gorle, Pedrengo, Scanzorosciate, Seriate, Torre Boldone. "La forte attenzione al progetto e la grande partecipazione – dichiara Giuseppe Remuzzi (foto), direttore del Mario Negri – ci hanno mostrato che tutti i cittadini vogliono fare la loro parte per sconfiggere il virus. Perché questo non è solo un progetto di laboratorio: ogni partecipante è un piccolo ricercatore che contribuisce attivamente al successo dell’impresa. È un vero e proprio progetto di comunità".

"Ho accolto con entusiasmo l’invito del “Mario Negri“ a estendere a Bergamo il progetto Origin – afferma Giorgio Gori, sindaco di Bergamo – perché lo considero un’importante occasione per saldare la ricerca scientifica alla partecipazione dei cittadini". Luca Calò