Professore ucciso nella cascina: in aula sfilano gli ex dipendenti

Fra gli operai che lavoravano nella struttura didattica c’è anche l’imputato per la morte di Errico

carabinieri davanti alla Cascina dei fiori, a Entratico

carabinieri davanti alla Cascina dei fiori, a Entratico

Bergamo, 13 maggio - Che rapporto aveva Cosimo Errico, 58 anni, con le persone che lo aiutavano nella conduzione della Cascina dei fiori, a Entratico? Per inquadrare la figura del professore ieri mattina (come nell’udienza precedente) sono sfilati nell’aula di Corte d’assise ex dipendenti, tra cui anche ragazzi africani, segnalati dalla Cooperativa Ruah, da anni impegnata per l’integrazione nella Bergamasca. Tra gli operai che hanno lavorato alla struttura didattica anche Pal Surinder, 58 anni imputato di aver ucciso a coltellate Errico e poi di avergli dato fuoco la notte del 3 ottobre 2018 all’interno della cascina, e il connazionale Mandip Singh, accusato di favoreggiamento.

La vittima era un vulcano di idee ma si scontrava con la mancanza di denaro necessario per ammodernare la struttura cui si dedicava dopo la scuola dove insegnava. I suoi collaboratori si dividevano fra coloro che si dedicavano a ricevere le scolaresche in visita alla cascina, e gli operai addetti alla manutenzione. E fra questi anche Pal e Singh, il primo da più tempo. Durante l’audizione dei testi è emerso che alla cascina a volte il clima era pesante. C’erano momenti di tensione, di attrito con il prof. "A volte, dopo una discussione, diceva: ho esagerato, e tutto tornava alla normalità". Tra i tanti progetti che Errico coltivava per la sua struttura, anche quella di poterla trasformare in un centro di accoglienza per tossicodipendenti.