Emanuele Pezzotta, 41 anni
Bergamo, 19 settembre 2019 - Il nonno, nel Dopoguerra, è stato uno dei capicantiere bergamaschi che hanno “tirato su” anche Milano. Adesso il nipote, Emanuele Pezzotta, 41 anni, ha deciso di reinterpretare la tradizione familiare del muratore e di riproporla in una delle patrie dell’edilizia: Bergamo. Così ha fondato PotaCasa (“pota” è una classica esclamazione orobica), impresa edile che garantisce solo i migliori muratori e artigiani bergamaschi che da anni lavorano sul territorio (scelti dopo un’accurata e rigorosa selezione, effettuata anche sul “campo”), e che opera solo a Bergamo e provincia: una vera e propria squadra affiatata e concreta, “l’Atalanta del mattone”.
"In questo modo – sottolinea Pezzotta – vogliamo salvaguardare il tessuto economico locale, le tradizioni e l’esperienza di questi lavoratori. Perché l’unione fa la forza e lavorare in sinergia è l’unica strada per emergere più forti di prima dopo la crisi economica. In questo modo PotaCasa valorizza la tradizione e l’esperienza tipica dei muratori e degli artigiani orobici per metterla a disposizione di chi deve affrontare piccoli e grandi interventi in casa. Per chi ha bisogno di un aiuto concreto e non vuole preoccupazioni inutili e zero pensieri quando deve mettere la sua casa nelle mani di qualcun altro". Per rendere la sua attività ancora più accattivante ed internazionale, Pezzotta ha puntato inoltre tutto sulla sua rete di contatti e sul suo know-how grazie all’esperienza maturata in eventi come la Milano Design Week fino alle collaborazioni con le accellenze del settore come lo studio di architettura Dommdemilan, che detta stili e tendenze solo per le abitazioni più esclusive. Insomma, progettazione all’avanguardia direttamente dalla città simbolo del design, Milano, unite alle competenze e alla professionalità nell’arte e mestieri da quella che è la città e la provincia per eccellenza: Bergamo. "Se la casa è un investimento – spiega Pezzotta – un lavoro ben fatto è la garanzia della bravura e della professionalità in chiave tutta bergamasca. Perché dunque rinunciare ai propri sogni per paura di imbattersi in disguidi e preoccupazione?".