Nella Bergamasca 118 nuovi postini, stabilizzato pure portalettere 54enne

Le Poste prevedono anche 31 assunzioni per impiegati da mettere agli sportelli per ovviare ai pensionamenti

Un postino

Un postino

Bergamo -  Secondo i sindacati c’è ancora da lavorare sulla carenza di personale, ma sicuramente la notizia che a partire dal 1° marzo nella Bergamasca prenderanno servizio in Poste Italiane 118 postini rappresenta una bella soddisfazione. Visto che la provincia orobica è da tempo alle prese con una carenza molto forte di personale, soprattutto a causa dei pensionamenti. Saranno 110 portalettere ad avere un contratto a tempo pieno e otto un contratto part time. I 118 si andranno a sommare agli attuali 368 postini. Tra i 118 stabilizzati nella Bergamasca, il 60% arriva da fuori provincia: non ci sono solo giovani, ma anche qualche cinquantenne.

Il più anziano ha 54 anni e, dopo aver consegnato lettere e raccomandate per almeno nove mesi negli ultimi tre anni, è stato ritenuto idoneo alla stabilizzazione, ovvero al passaggio da un contratto a termine – a volte della durata di soli tre mesi – a uno a tempo indeterminato. A Bergamo i nuovi portalettere sono 25 (21 con contratto full time e 4 part time); ad Albino se ne contano tre; a Clusone sei; a Dalmine 12; a Lovere cinque; a Ponte San Pietro 17; a Romano di Lombardia otto; a Sarnico sette; a Trescore Balneario dieci; a Treviglio 12; a Valbrembo sette; a Zingonia sei. L’iniezione di nuovo personale è stata possibile grazie all’accordo sindacale sulle politiche attive del 13 giugno 2018: i primi ingressi risalgono al 2019, poi il piano è stato accantonato, congelato a causa della pandemia. A firmare l’intesa a livello regionale, Slc-Cgil, Slp-Cisl, Uil Poste, Confsal, Failp, Cisal e Ugl.

Non si tratta solo di un rinforzo ai postini che sono già al lavoro nella Bergamasca perché – stando ai sindacati – sono previste nuove assunzioni di impiegati allo sportello per coprire 31 posizioni (in alcuni casi ci sarà il passaggio dall’attività di recapito allo sportello). «Il lavoro però non è ancora finito – sottolinea Rossana Pepe, segretario generale della Slp-Cisl di Bergamo – A livello lombardo, abbiamo avuto un anticipo di 1.100 persone divise tra stabilizzazioni di portalettere, trasformazioni di contratti part time in full time e nuove assunzioni di personale destinato agli sportelli. In questi giorni stiamo accompagnando i portalettere a Milano, in Assolombarda, per firmare il contratto. Ma va ricordato che Bergamo in particolare sta vivendo un periodo di carenza molto forte di personale, soprattutto a causa dei pensionamenti". «Certo – spiega Marisa Adobati della segreteria della Slc-Cgil di Bergamo – c’è anche la soddisfazione di vedere giovani, e meno giovani di 40-50 anni, che hanno già lavorato per Poste Italiane e che vengono stabilizzati".