Postini, a Bergamo 30 assunti entro il 2018

È il risultato dell'intesa sulla stabilizzazione siglata coi sindacati

Postino (immagine generica)

Postino (immagine generica)

Bergamo, 18 giugno 2018 - Saranno almeno una trentina i portalettere bergamaschi che entro la fine di quest’anno vedranno trasformarsi il loro contratto a tempo determinato in un’assunzione piena. È il risultato dell’accordo firmato da Poste Italiane e sindacati, che prevede in Lombardia la stabilizzazione di 294 postini. Soddisfatti i sindacati, che però lamentano il fatto che manca da anni un vero e proprio piano di stabilizzazione. E, almeno a breve, non si parla di incrementare un organico che soffre di una cronica carenza di personale. Le stabilizzazioni, infatti, riguardano chi stava già lavorando, mentre per gli stessi sindacati, sui quasi 600 portalettere presenti oggi nella Bergamasca, ne servirebbero ancora almeno un’ottantina.

Senza contare che quelli a tempo determinato rappresentano circa la metà di quelli in servizio. In altre parole, l’accordo raggiunto da Poste Italiane e sindacati permetterà di stabilizzarne solo uno su 10.«Anche se di nuovi arrivi non se ne parla - sottolinea Rossana Pepe, segretario di Slp Cisl di Bergamo - l’accordo è positivo. Iniziamo ad avere nuova linfa nel settore del recapito. Detto questo, nell’intesa si parla anche di nuove assunzioni fino al 2020 e della riapertura della mobilità. Questo significa che d’ora in poi chi ne farà richiesta, potrà sperare di essere trasferito più vicino a casa». Ciò però aprirà alla possibilità che qualcuno lasci la nostra provincia per trasferirsi al sud, senza che altrettanti chiedano di venire a lavorare in Bergamasca. «Così si apriranno spiragli nuovi per ulteriori assunzioni - fanno sapere i sindacati - che comunque sono già previste sia nel 2019 che nel 2020».