Bergamo: attesi i risultati per sapere se fra i positivi c’è la variante indiana

Sarà il laboratorio Sacco di Milano a comunicare l’esito degli esami sui 6 viaggiatori atterrati con un aereo

Lo sbarco a Orio al Serio, pochi giorni fa, dei 146 viaggiatori provenienti dall’India

Lo sbarco a Orio al Serio, pochi giorni fa, dei 146 viaggiatori provenienti dall’India

Bergamo - Sono attesi per oggi, massimo domani, i risultati del sequenziamento del laboratorio del Sacco di Milano che diranno se i sei passeggeri del volo proveniente dall’India risultati positivi a Covid abbiano contratto la variante indiana. Dopo l’atterraggio nello scalo bergamasco di Orio al Serio, lunedì sera, dell’ultimo volo autorizzato dall’India all’Italia, i 146 viaggiatori, tutti cittadini italiani, erano stati sottoposti a tampone antigenico da parte di Ats Bergamo. Prima di partire da Amristar, nel Punjab, avevano comunque dovuto presentare l’esito negativo di tampone molecolare o antigenico fatto 72 ore prima. I sei risultati positivi sono stati sottoposti anche a test molecolare, eseguito da Ats Bergamo con il Policlinico San Pietro del Gruppo San Donato. Dopo l’esito nuovamente positivo, i tamponi sono stati inviati all’ospedale Sacco per il sequenziamento dell’RNA, per individuare la variante. Tutti i viaggiatori, tra cui una decina di bresciani di origine indiana (non positivi) sono ora in isolamento per 10 giorni nei due hotel Covid, Mercure di Bergamo e La Muratella di Cologno al Serio. Al termine, sarà effettuato un ulteriore test antigenico. Se il laboratorio del Sacco dovesse rivelare la presenza di variante indiana, sarebbe il primo caso ad ora noto in Lombardia. Per adesso, a dominare è sempre la variante inglese, altamente contagiosa. Anche per questo, le regole per tracciamento e isolamento sono diventate più restrittive. A Borgo San Giacomo, nella Bassa Bresciana, 6 classi della scuola media sono finite in quarantena cautelativa dopo la positività di un insegnante.

" La quarantena è preventiva ma al sottoscritto pare esagerata – sottolinea il sindaco Giuseppe Lama - se confrontata alla situazione dell’inverno scorso quando di fronte a 6-7 casi di insegnanti e assistenti colpiti, l’Ats non aveva dato indicazioni e avevo fatto autonomamente un’ordinanza di chiusura della scuola". Cautela necessaria, però, anche secondo i pediatri. "Bisogna essere sicuri che i ragazzi rientrino a scuola quando certamente non hanno Covid – sottolinea Marcello Berardi, pediatra di libera scelta a Prevalle nonché segretario Simpef Brescia – lo stato di emergenza, del resto, è stato prorogato. Fino a quando circolazione del virus sarà così elevata, la possibilità di contagiarsi è ancora troppo alta". Emblematico il caso di Edolo, in Val Camonica, dove per una festa di compleanno sono finite in quarantena scuola dell’infanzia, primaria e circa il 10% della popolazione. Nella Bergamasca, Ats segnala 150 classi dal 27 aprile al 3 maggio contro le 119 della settimana fra il 21 e 28 febbraio. "Ora riusciamo a fare un buon tracciamento – precisa Berardi – intercettando anche i casi paucisintomatici tra i bambini, facendo tamponi anche in caso di sintomi lievi. Questo è fondamentale, per interrompere la trasmissione del contagio tra le famiglie". Prosegue il ritmo delle vaccinazioni: sia nel Bresciano che nella Bergamasca ha ricevuto almeno una dose un cittadino su 3.