Pontida 2018, Salvini: "Fatto più noi in un mese di altri in 6 anni"

Il segretario della Lega e ministro dell'Interno promette di dare battaglia all'Europa e sulla Fornero. Ribadisce la posizione sui migranti e l'impegno a combattere la criminalità

Matteo Salvini

Matteo Salvini

Pontida (Bergamo), 1 luglio 2018 - Pontida 2018: il primo raduno con la Lega al governo, dal 2011. Verde 'rottamato': bianco e blu sul palco, con gli slogan 'Il buonsenso al governo' e 'Prima gli italiani'. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell'Interno, è arrivato a Pontida verso le 10 ed è stato accolto da ovazioni e continue richieste di selfie tra i gazebo sul pratone. "E' già uno spettacolo!" ha twittato, linkando la foto che lo ritrae con la maglietta blu con la sua stessa effigie. "Voglio stare con la gente", ha detto poi in diretta su Facebook.  

Dopo vari interventi sul palco, è stato il turno di Matteo Salvini, introdotto dal tenore Matteo Tiraboschi che ha cantato il 'Nessun dorma' dalla Turandot di Puccini. "All'alba vincerò" si conclude l'aria che ha anticipato l'arrivo sul palco del ministro, accolto da slogan e grida 'Matteo, Matteo'.  Dopo un mese, ha assicurato "abbiamo fatto più noi di altri governi". ha promesso di dare battaglia all'Europa: "Pronto a ignorare uno zero virgola imposto se serve". Ha rilanciato la battaglia sulla Fornero. E ha ribadito la posizione su ong e migranti. Da ministro dell'Interno l'impegno a combattere la criminalità: "Dobbiamo liberare l'Italia da quella schifezza che si chiama Mafia". E ha ricordato il giudice Livatino "che non ha fatto milioni di euro come l'antimafia delle parole". Salvini ha chiuso il comizio di Pontida con un giuramento e col rosario in mano, come aveva fatto in piazza Duomo a Milano, il 24 febbraio, al termine della campagna elettorale delle politiche. "Questa non e' una riunione di partito, non e' un comizio, e' una domenica di famiglia di comunione e comunita'", ha scandito il segretario leghista. "Non guardiamo i sondaggi, ripeto, ma se siamo cosi' forti appena cominciato" al governo, ha aggiunto, "figurarsi quando avremo fatto tutto quello che dobbiamo fare". "Questa non e' la fine di un percorso ma l'avvio di un percorso: questa famiglia dovra' allargarsi e crescere. Ciascuno di voi e' mio fratello e mia sorella: i figli di ciascuno di voi sono figli miei". "Io penso che ce la faremo con la battaglia di quaggiu' e col sostegno di chi e' lassu'", ha poi detto, sollevando lo sguardo al cielo. Prendendo dalla tasca il rosario, Salvini ha poi aggiunto: "Questo lo porto nel cuore perche' mi e' stato donato da un parroco e confezionato da donna di strada" nigeriana. Poi ha chiesto un giuramento al suo popolo. "Avete voglia voi di giurare di non mollare fino a che non avremo liberato i popoli di questa Europa", ha chiesto, ottenendo dal prato il 'Si'' del suo popolo. 

Matteo Salvini a Pontida
Matteo Salvini a Pontida

"RINNOVO IMPEGNO A CANCELLARE LEGGE FORNERO" - "Rinnovo l'impegno a cancellare la legge Fornero come legge ingiusta, disumana e profondamente sbagliata", hadetto il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini parlando dal palco del raduno della Lega a Pontida. "La cancelleremo smontandola pezzo per pezzo mettendo subito quota cento", ha aggiunto.

"VIENE PRIMA LA FELICITA' DEI POPOLI" -   Parla della difesa dei confini, di cambiare l’Europa, dar voce “ai popoli stroncati da chi dava solo voce a multinazionali, burocrazia, schiacciando giovani e i pensionati”. Ed ecco l’impegno: “Vi do la mia parola d’onore che se per dare lavoro ai nostri figli dovrò ignorare uno zero virgola imposto dall’Europa lo farò”. E ancora: “Un popolo così cambia la storia. Far cadere il muro di Berlino era impensabile e noi faremo cadere il muro di Bruxelles”.  E hancora: "Abbiamo fatto più noi in un mese che altri in sei anni”.

Matteo Salvini a Pontida
Matteo Salvini a Pontida

"OK CATECHISMO, MA NON ACCOGLIEREMO TUTTI" -  Il tema dei migranti torna ciclicamente nel discorso. Salvini ha definito “sciacalli” quelli che imputano i recenti morti nel Mediterraneo alla linea del Governo italiano sull’immigrazione. Poi ha spiegato: "Applicando il catechismo di santa romana chiesa, le porte d'Italia saranno spalancate per donne e bambini che fuggono dalla guerra, che arriveranno in aereo e non in gommone, ma per tutti gli altri no. Dobbiamo spendere veramente in Africa". E ha aggiunto: "Guardo quel barcone rovesciato a 3 miglia dalle coste della Libia e cosa mi dice, da ministro e da papa'? Che gli scafisti hanno capito che la musica e' cambiata e usano gommoni che partono sgonfi e barconi con motori mezzi bruciati perche' erano abituati ad arricchirsi, a gettare a morte quasi sicura bimbi e ragazzi perche' tanto c'era qualcuno che li avrebbe aiutati. Ora fortunatamente le autorita' sono tornate e hanno il pieno controllo". Poi, un ringraziamento: "Ringrazio la guardia costiera della Libia che nel silenzio dei media ha soccorso più di mille disperati che stavano rischiando di annegare e li hanno riportati in Libia".

"FINITA LA PACCHIA PER MAFIOSI E CAMORRISTI" -  "Mafia cammora e ndrangheta ci fanno schifo. Li combatteremo da nord a sud con ogni mezzo necessario. Prendendo come esempio chi ha passato la vita a combattere la mafia. A Canicattì ho conosciuto un personaggio: faro' di tutto perche' la casa dove ha vissuto diventi tempio dell'antimafia. Penso a Rosario Livativo. Giudice integro, onesto che non andava in tv, non ha fatto milioni di euro. Questa e' l'antimafia che aiuteremo, quella dei Falcone e Borsellino e Rocco Chinnici. Per mafiosi e camorristi e' finita la pacchia, via dalla Sicilia come dalla Lombardia. E' l'inizio di una guerra che combatteremo con tutte le armi che la democrazia ci mette a disposizione", ha ha detto il leader della Lega e ministro dell'Interno

"TEASER ALLE FORZE DELL'ORDINE" - Salini ha anche parlato delle forze dell'ordine: "Un applauso agli uomini e alle donne delle forze dell'ordine, che ci difendono per 1200 euro al mese. Questi uomini saranno dotati di pistole elettriche nei prossimi mesi".   Una misura "per essere piu' buoni, non piu' cattivi", ha assicurato il ministro dell'Interno.

"RINGRAZIO BOSSI E MARONI" - "Non smetterò mai di ringraziare chi mi ha dato la voglia, la passione le idee e il coraggio per cominciare. Si chiamano anzitutto Umberto Bossi e Roberto Maroni", ha detto Matteo Salvini. ma entrambe i citati non sono presenti, quest'anno, a Pontida.