Ponte sul fiume Adda, per la messa in sicurezza si riparte da zero

Canonica, rescisso il contratto di appalto con la ditta aggiudicataria per problemi tecnici, ora bisogna indire una nuova gara

Si riparte da zero per i lavori di messa in sicurezza del ponte sul fiume Adda di Canonica, che separa le province di Bergamo e di Milano e dove il cantiere, allestito nella scorsa estate, tuttavia non è mai diventato operativo. Finalità dell’intervento, la sostituzione di tiranti d’acciaio rivestiti in calcestruzzo, lavori mai partiti per problemi tecnici. La Provincia di Bergamo ha rescisso consensualmente il contratto di appalto con la ditta che si era aggiudicata l’esecuzione dell’opera e che nel frattempo aveva attuato il ponteggio sotto il ponte e che resterà là dove è stato realizzato: questo fatto, insieme ad altre attività svolte dalla ditta in vista dell’intervento, ha condotto la Provincia ad assegnarle un riconoscimento economico. Ora - chiusa la problematica di cui si è accennato - si tratta di trovare una ditta che effettui i lavori o tramite la indizione di una nuova gara d’appalto oppure attraverso una procedura negoziata, operazioni di riassegnazione non semplici. Si ritiene che qualsiasi scelta verrà effettuata, occorrerà del tempo, non pochi mesi, dovendosi affrontare e gestire rincari dei prezzi, ritardi nella fornitura del materiale, disponibilità delle aziende.

Il sindaco di Canonica, Gianmaria Cerea, preoccupato della situazione di allungamento dei tempi, aveva inviato settimane fa una richiesta, alla Provincia di Bergamo e alla Città metropolitana di Milano, per l’emissione di un divieto di transito sul ponte, nei due sensi di marcia, ai veicoli sopra i 35 quintali, per ridurre sollecitazioni ad un manufatto percorso giornalmente da circa 20 mila mezzi pesanti. In attesa di risposta,il sindaco chiede a Provincia e Regione un incontro per fare il punto sul problema, valutando la possibilità di eventuali interventi di urgenza nella aggiudicazione diretta dell’appalto.

Amanzio Possenti