Bergamo, ponte San Michele chiuso: traffico in tilt e lavori fermi

Fissato un incontro con il ministro Toninelli, prima un vertice in prefettura per individuare soluzioni alternative

Rilievi sul ponte chiuso

Rilievi sul ponte chiuso

Calusco d'Adda (Bergamo) - Dalla chiusura del ponte San Michele, tra Calusco e Paderno d’Adda, sono trascorsi 18 giorni, ma i lavori di consolidamento non sono ancora iniziati. Da quando Rfi ha deciso per la serrata improvvisa e lo stop sia ai treni sia alle auto, non sono stati approvati neppure i progetti per l’intervento, sebbene siano pronti da tempo. Disegni, tavole e specifiche tecniche, risulta siano fermi sulle scrivanie dei funzionari della Sovrintendenza, a cui del resto spetta il compito di tutelare e preservare un bene unico candidato pure a diventare patrimonio mondiale dell’umanità.

Venerdì 5 è previsto un vertice congiunto in prefettura a Bergamo tra i rappresentanti istituzionali e gli amministratori locali delle due province insieme ai dirigenti di Rfi per tracciare il punto della situazione e soprattutto per valutare le possibili soluzioni: indipendentemente dall’inizio dei lavori di ristrutturazione del ponte, risulta al momento ancora irrisolto il problema delle alternative, garantite solo dal ponte di Brivio. Basta così un incidente o un intoppo improvviso per paralizzare la circolazione e interrompere i collegamenti tra i paesi della sponda lecchese del fiume e quelli della riva bergamasca, come accaduto ieri mattina, all’ora di punta, quando si è verificato un tamponamento a Brivio e un altro a Imbersago.

Non incidenti gravi - le quattro persone coinvolte, una 33enne e tre uomini di 44, 45 e 76 anni, se la sono cavata con ferite lievi - eppure tra intervento dei sanitari del 118 e dei vigili del fuoco, rilievi dei sinistri e rimozione dei mezzi incidentati, si sono subito formate lunghe code, con un serpentone chilometrico di pendolari bloccati tra automobilisti diretti al lavoro e studenti a bordo dei bus navetta sostitutivi dei treni. Per questo i parlamentari del territorio si sono rivolti al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, chiedendogli un incontro urgente, fissato per martedì 9.