Poche ore di maltempo, ma i danni della tromba d’aria sono pesanti

Tensostrutture distrutte dalle raffiche nella Bergamasca, allagamenti e serre rase al suolo. Problemi per gli agricoltori

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Per quantificare l’entità dei danni bisogna aspettare un bilancio definitivo, ma già ora si può dire che l’ondata di maltempo che giovedì e venerdì ha colpito anche la Bergamasca ha lasciato in eredità danni per migliaia di euro. Una tromba d’aria accompagnata da forti raffiche di vento che hanno devastato alcuni paesi, colpiti a macchia di leopardo. Basti un dato per capire l’entità del maltempo: solo venerdì i vigili del fuoco sono intervenuti in provincia di Bergamo per una cinquantina di soccorsi. Le raffiche hanno per esempio scaraventato la tensostruttura dell’oratorio di Gandino verso il porticato abbattendo gli ancoraggi. C’è stato un intervento per allagamento della Circonvallazione Mugazzone a Bergamo, numerosi altri per alberi pericolanti a Lovere, Terno, Curno, Cerete, Cene, Caravaggio, Gorlago, Bagnatica, Leffe, Alzano, Cene, Bolgare, Bergamo e Riva di Solto. Problemi invece per danni alle costruzioni a Bergamo in via Nicolodi, Palosco, Riva di Solto, Bagnatica, Zanica, Peia e Dalmine. Pesanti i danni nella fascia della pianura. A Cavernago, una tensostruttura pubblica è stata completamente scoperchiata dalla forza del vento. Il passaggio della tromba d’aria, durata circa un quarto d’ora, ha danneggiato tetti, edifici, coltivazioni, divelto lampioni e cartelli. Il primo cittadino, in base a una prima stima, i danni ammonterebbero intorno ai 30 mila euro. A Zanica i danni maggiori si sono avuti al Centro ippico La Rosa Bianca, che svolge anche attività sociali. Una prima stima parla di 700 mila euro di danni. Alla frazione Cassinone di Seriate una villetta è stata letteralmente scoperchiata e il tetto è caduto sopra una rotatoria. Il vento ha addirittura sezionato due pali della pubblica illuminazione. Anche l’agricoltura è stata colpita in modo pesante dalla bomba d’acqua. In cinque minuti una sessantina di serre di velariana e spinacino biologici sono state distrutte. F.D.