Piario, morti sospette all'ospedale: dall'autopsia Valium nei cinque corpi

Il medicinale non doveva essere somministrato ai pazienti. Saranno riesumati altri dieci corpi. E' accusata di omicidio un'infermiera, che ora è in aspettativa

L'ospedale di Piario (DePascale)

L'ospedale di Piario (DePascale)

Bergamo, 12 aprile 2016 - Caso morti sospette all'ospedale di Piario, in provioncia di Bergamo. Le autopsie eseguite lo scorso febbraio dei cinque pazienti deceduti nel reparto di Medicina hanno dato esito positivo: in tutti e cinque i corpi sono state trovate tracce di Valium, medicinale che non doveva essere loro somministrato e che potrebbe, dunque, aver causato i decessi. Per le morti è accusata di omicidio preterintenzionale l'infermiera Anna Rinelli, 43 anni, ora in aspettativa.

I primi esiti delle autopsie (i 5 pazienti erano morti nell'arco del 2015) sono arrivati oggi pomeriggio ai carabinieri di Clusone e alla Procura di Bergamo: risultati che si limitano alla conferma della presenza del Valium, mentre per conoscerne anche il quantitativo (e sapere, quindi, se abbia in effetti causato il decesso dei pazienti) ci vorrà ancora un mese. Oltre all'infermiera, nell'inchiesta sono indagati per concorso colposo in omicidio preterintenzionale anche la caposala della Medicina, il primario e gli otto medici.  

Appurata la presenza del Valium nelle prime cinque salme riesumate lo scorso febbraio, ora gli inquirenti provvederanno a far riesumare altri dieci corpi di pazienti del reparto di Medicina dell'ospedale di Piario, deceduti l'anno scorso. Saranno prelevati campioni di tessuti e liquidi da analizzare, per appurare la presenza del farmaco che, stando alle relative cartelle cliniche, non doveva essere invece somministrato e che sarebbe invece stato iniettato dall'infermiera Anna Rinelli.