Bergamo, neonate uccise da pertosse: allarme vaccini

Sono morte a un mese l'una dall'altra all'ospedale Giovanni XXIII

Neonato (foto repertorio)

Neonato (foto repertorio)

Bergamo, 3 agosto 2018 - Due bambine di poche settimane morte a distanza di un mese l’una dall’altra nell’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. Causa del decesso: pertosse. Ed è subito allarme. Ad accusare per prima il malore fatale è stata una bimba romena. Nata a Seriate a maggio, la bambina viene affidata ai genitori che però qualche giorno più tardi la riportano in ospedale perché la piccola accusa un’insistente tosse. Da Seriate la bambina viene mandata il 16 giugno nell’ospedale di Alzano Lombardo, dove i medici stilano la diagnosi di pertosse e inviano la neonata all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. Qui muore il 23 di giugno. L’altra vittima si chiamava Martina Cappa, nata a fine giugno nell’ospedale di Treviglio, in anticipo, all’ottavo mese. Per questo viene presa in cura dal reparto. 

Secondo il racconto della madre, la piccola le viene portata per il primo allattamento dopo un paio di giorni, ma non in camera, bensì nella sala comune, dove sono presenti parecchie persone. Pochi giorni più tardi la bambina accusa tosse e catarro, ma viene curata e poi dimessa. Una volta a casa però le condizioni di Martina peggiorano e la tosse si ripresenta. I genitori riportano la bimba all’ospedale di Treviglio, dove i medici stilano una diagnosi di pertosse e inviano il 27 luglio la piccola a Bergamo, qui muore il 30. Mamma e papà sono regolarmente vaccinati, anche se la donna ha ammesso di non aver effettuato il richiamo ("Nessuno mi ha detto di farlo"). In caso di pertosse l’immunità declina col tempo e i richiami andrebbero fatti ogni 10 anni. Sul punto l’immunologo Roberto Burioni spiega: "Alcuni vaccini proteggono per sempre, altri forniscono un’immunità limitata nel tempo. Questo è il caso del vaccino contro la pertosse che non fornisce una protezione permanente. Fino agli anni ’90 contro la pertosse abbiamo usato un vaccino estremamente efficace gravato da alcuni effetti collaterali rari, ma non trascurabili. Siamo passati ad un vaccino ‘acellulare’ che è sicurissimo, ma meno potente. Comunque è necessario vaccinare le mamme durante la gravidanza"